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Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, afferma che bisogna occuparsi delle emergenze, e la sicurezza di studenti e lavoratori della scuola rientra tra queste: invitiamo i DS a partecipare ai nostri seminari, valido strumento per informarsi e formarsi anche su questa tematica.Prossimi incontriVerona (scheda di adesione)Rende (scheda di adesione) e Torino (scheda di adesione). Per partecipare inviare la scheda all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

Come avevamo già scritto in precedenza, probabilmente oggi verrà firmato un contratto che non dà il giusto riconoscimento alla categoria. Udir ribadisce il suo disappunto, mentre i sindacati rappresentativi continuano a tacere sulla retribuzione variabile e accessoria. Il giovane sindacato ritiene che si debba ottenere almeno il minimo sindacale con il recupero degli 8 mila euro della perequazione esterna già dal 2016 e della RIA dei presidi andati in quiescenza dal 1 settembre 2012. Ridicoli anche gli aumenti, meno della metà dell'inflazione cresciuta durante il blocco contrattuale, mentre permane l'obbligo della sbagliata valutazione del portfolio. Per Udir non ci sono le condizioni per firmare: da qualche giorno ha anche predisposto una piattaforma per il rinnovo del CCNL 2016/18 in dieci punti.

 

 

Il giovane sindacato chiede che la figura del DS venga tutelata adeguatamente in tema di sicurezza, invitando più volte a azioni mirate: dopo la presentazione di sette emendamenti all’Atto della Camera 1334 presso la V Commissione Bilancio, si analizza il ruolo del dirigente scolastico anche alla luce del decreto del Miurn. 129 del 28 agosto, con cui viene emanato il nuovo regolamento sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche, attraverso cui il dirigente può sopperire all’ente locale individuando gli interventi indifferibili e attuandoli con anticipo di spesa.

 

 

 

Si comunica che la segreteria nazionale Udir, oggi martedì 27 novembre, è chiusa per problemi tecnici 

Lo stesso risulta di un terzo tagliato negli ultimi sette anni, anche per effetto del mancato versamento della RIA dei presidi andati in quiescenza. Ad ogni modo, dal 2019 la situazione deve cambiare per non impoverire più dei professionisti dello Stato che sono pagati già meno degli altri dirigenti e degli stessi ex presidi che svolgono il loro medesimo lavoro. In caso contrario dovremo far partire i ricorsi annunciati al tribunale del lavoro per ottenere giustizia e quanto dovuto.