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Il problema delle reggenze è stato più volte sollevato da Udir, giovane sindacato che tutela la categoria dei DS: con l’inizio del nuovo anno scolastico, infatti, una scuola su quattro non ha un dirigente, con casi traumatici in Sardegna e nel Friuli dove è in servizio soltanto il 60% dei dirigenti scolastici. Secondo il sindacato la soluzione deve essere tempestiva, semplificando, in primis, le procedure di selezione e formazione del nuovo concorso in atto; è, inoltre, necessario riaprire una procedura riservata ai ricorrenti del 2011, per evitare l’annullamento del corso riservato svoltosi nel 2015, quando si pronuncerà la Consulta in autunno sulla Buona Scuola. Ogni sede di dirigenza, infatti, già gestisce tre-cinque plessi, spesso dislocati anche in comuni diversi, per non parlare poi delle reggenze che, per neanche 3 mila euro annui lordi in più per DS, decretano la gestione di altri istituti a diversi chilometri di distanza, con rischi quotidiani legati alla sicurezza, alla normale gestione dell’attività didattica e dell’offerta formativa.

A tale proposto, Udir ha raccolto l’esperienza di una dirigente scolastica abruzzese, Maria Patrizia Costantini, che, oltre a palesare le difficoltà legate alla reggenza, si sofferma pure sul contatto DS, altra problematica rilanciata dal sindacato.

Eurosofia, soggetto qualificato dal Miur per la formazione del personale della Scuola ai sensi della direttiva n. 170/2016, insieme con Udir e con la società Servizi & Supporti organizzano un percorso formativo della durata di 30 ore, presente sul sito del MePA (Mercato elettronico della Pubblica amministrazione) con codice EUSFSSPRVCY.

Il Miur, con nota n. 24534 del 22 agosto 2018, aveva chiesto agli Snodi Formativi Territoriali conferma della disponibilità ad organizzare un’attività di formazione in materia di protezione dei dati personali. Il Ministero ha pubblicato un’ulteriore nota con la quale ha trasmesso il Programma dei corsi formativi, concordato con il Responsabile della protezione dati del MIUR e l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali: si comunicava che i corsi sarebbero partiti entro dicembre. Successivamente, con nota del 19 settembre 2018, indirizzata agli Snodi Formativi Territoriali, il dicastero di viale Trastevere ha inviato il programma dei corsi formativi in materia di privacy, concordato con il Responsabile della protezione dati del Miur e l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali. Ai sensi della Nota del 22 agosto 2018, infatti, le attività formative sulla privacy - secondo quanto previsto dal Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (Regolamento UE/2016/679) - potranno essere svolte dagli Snodi Formativi Territoriali, individuati con l’Avviso “Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE).

 

 

Inutile affrontare il tema delle sanzioni disciplinari senza certezze sulle risorse destinate alla perequazione interna ed esterna e al recupero dell’inflazione.Nonostante le promesse, non si sente più parlare di perequazione interna tra gli ex presidi assunti prima del 2001 e i dirigenti scolastici assunti dopo, di quei 5 mila euro che non ci sono nelle buste paga dei neo-assunti, di cui si aspetta la decisione della Cassazione su un ricorso patrocinato proprio dal giovane sindacato che invita inoltre gli interessati a richiedere la diffida specifica a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Non c’è più traccia nemmeno dell'assegnazione al FUN della RIA di quei presidi cessati dal servizio dal 2014. Il presidente nazionale Udir, Marcello Pacifico, in un’intervista incentrata sul contratto DS, si è proprio soffermato sulle lotte portate avanti dal sindacato e che spera non vengano vanificate da una firma che non tutela i DS.

 

 

Udir, giovane sindacato a fianco dei dirigenti scolastici, ha più volte lanciato appelli sulla sicurezza, affinché gli istituti scolastici e quanti trascorrono gran parte della giornata al loro interno, docenti, Ata, DS e studenti, siano tutelati a dovere.  Una parte consistente del problema è legata al fatto che la metà delle scuole italiane ha quasi 50 anni, essendo stata realizzata prima del 1971. Udir ha deciso di dar voce a un DS che, attraverso una lettera accorata, racconta la sua esperienza diretta e amarezza. Il giovane sindacato, con l’intento di formare e informare, ha programmato una serie di giornate di studio che toccheranno tutte le regioni d’Italia. Prossimo incontro a Firenze, il 10 ottobre.