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Nel corso degli ultimi mesi, Udir ed Eurosofia hanno condotto un’analisi di mercato per individuare il miglior servizio di consulenza ed adeguamento al nuovo Codice privacy ed alla nomina del DPO.

A fronte di un prezzo di mercato che oscilla tra i 600 euro ed i 3.000 euro (stabilizzandosi su una indicazione media di 1.000 euro per gli istituti superiori e 700 euro per gli istituti comprensivi iva esclusa), Eurosofia ed Udir propongono la sottoscrizione di un contratto con una prestigiosa società, che si impegna, in forza della convenzione sottoscritta di fornire gratuitamente il servizio di Data Protection Officer, e di garantire tariffe vantaggiose che, nello specifico, sono le seguenti:

Per i Dirigenti Scolastici associati Udir e per le scuole che hanno una convenzione attiva con Eurosofia:

  •   Istituti Superiori 700 euro iva esclusa;
  •   Istituti Comprensivi 500 euro iva esclusa
  •   Per i Dirigenti Scolastici non associati Udir, o che non hanno stipulato una convenzione con Eurosofia le scuole, l’offerta è così definita:
  • Istituti Superiori 1.500 euro iva esclusa;
  • Istituti Comprensivi 1.000 euro iva esclusa
  •   Per i Dirigenti Scolastici che attivano una rete di scuole (i costi sono riferiti ad una rete costituita da 5 scuole):
  • Istituti Superiori 2.800 euro iva esclusa invece che 3.500 euro;
  • Istituti Comprensivi 2.000 euro iva esclusa invece che 2.500 euro
  • Per qualunque altra esigenza specifica (ad esempio una rete di scuole costituita da più di 5 scuole oppure una rete costituita da istituti comprensivi e superiori) si rimanda alla stesura di un preventivo ad hoc e personalizzato in base alle richieste.

I criteri irrinunciabili – previsti dall’ultima riforma della PA - di trasparenza, merito, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa e gestionale possono esistere ed avere un senso soltanto se hanno come contraltare un efficace, imparziale ed equilibrato sistema di valutazione. Anche a livello di compenso: invece, i dirigenti scolastici percepiscono un decimo di quanto percepito dai primi e un settimo della quota percepita dai pari grado delle regioni e dei comuni. Inoltre, quest’anno, come in quello passato, secondo il Miur, la complessa procedura di valutazione, con annessa compilazione del portfolio da parte dei dirigenti scolastici, non “sarà connessa alla retribuzione di risultato”. Infine, c’è anche qualche ufficio scolastico regionale che si spinge oltre. Come quello della Sardegna, il cui Direttore Generale, con l’emanazione in data 15 marzo 2018 dell’aggiornamento del Piano triennale di valutazione, inventa una estemporanea composizione dei nuclei di valutazione inserendo tra i componenti ben 17 docenti in servizio nelle scuole sarde, ancorché mascherati da esperti. Si tratta di una decisione arbitraria che deve essere decisamente contrastata in quanto disattende un principio invalso da sempre nella P.A., secondo il quale alla selezione o alla valutazione del personale non può concorrere un dipendente di grado inferiore al profilo da esaminare.

 

 

 

Nuova vittoria del sindacato Udir che ha permesso ad una preside del primo ciclo di fare il Presidente in una delle Commissioni degli Esami di Stato della scuola secondaria superiore: il Tar laziale annulla quelle parti della Circolare 4537/18 e della Nota Miur 6078/18 che la volevano ingiustamente esclusa, per via di una serie di “paletti” tirati su senza alcuna motivazione. Nella sentenza, pubblicata il 26 maggio, il giudice del tribunale ammnistrativo ha condannato il Miur e ha accolto la domanda della ricorrente che chiedeva l'annullamento previa sospensione dell'efficacia della Circolare Miur sugli Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio d'istruzione secondaria di secondo grado.

 

Marcello Pacifico (presidente nazionale Udir): I paletti voluti dal Miur sono stati censurati dai legali del nostro sindacato, considerando anche che dal 2008 è stato introdotto il ruolo unico della categoria: va ricordato, infatti, che i dirigenti scolastici possono essere nominati prescindendo dal grado scolastico dove operano. Far venire meno questo concetto è illogico e discriminante e i giudici lo stanno confermando in modo inequivocabile.Ci batteremo nei tribunali, fino a quando la giustizia non sarà riassettata per tutti i potenziali candidati a ricoprire quel ruolo.

 

A confermare la tesi di Udir è un altro tribunale, quello di Napoli, sezione lavoro, che ha accolto la tesi di un legale che opera per il giovane sindacato,l’avvocato Michele Speranza. Ciò significa che si sta sempre più delineando a favore dei ricorrenti la battaglia che riconosce ai dirigenti scolastici vincitori degli ultimi concorsi la perequazione interna per la retribuzione di anzianità. Per chi è diventato preside dopo il 2001 vanno restituiti 380 euro al mese. Esemplare il caso della dirigente scolastica campana ricorrente, ex docente vincitrice del concorso ordinario di categoria, a cui è stata assegnata l’importante somma risarcitoria.

 

Udir ricorda che sono sempre attivi i ricorsi per recuperare Fun, Ria e Perequazione esterna.