ROMA, 22 SET - Se non ci sono le condizioni di sicurezza i presidi chiudano le scuole. Lo chiede l'Udir secondo cui, servono nuove norme sulla responsabilità degli edifici. "Le richieste di modifica della normativa vigente, presentate dalla delegazione Udir a Montecitorio, dinanzi alle commissioni riunite Cultura e Lavoro, alla presenza di esperti sulla sicurezza scolastica e dell'ex giudice di Cassazione Raffaele Guariniello, hanno aperto una breccia - rileva una nota del sindacato - su una tematica impantanata da norme strozza-presidi e conservatorismi". "Come fanno i presidi - afferma Marcello Pacifico, presidente Anief-Udir - a continuare ad aprire, senza valutare i rischi. Ogni preside che la mattina apre le scuole, tra amministrativo, civile e penale, ha 105 capi d'imputazione. Noi abbiamo presentato una proposta: aggiungere un titolo tredicesimo bis al T.U. sulla sicurezza, laddove il testo unico sulla sicurezza non si è occupato in passato del problema specifico della dirigenza scolastica. Chi è il datore di lavoro? È vero che il dirigente scolastico è il datore di lavoro sull'organizzazione, ma non ha potere di spesa, né d'intervento". (ANSA).