Come riporta la stampa specializzata, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, durante il question time al Senato, ha fatto riferimento a un emendamento parlamentare approvato qualche giorno fa dalle Commissioni V e VI della Camera in sede di conversione del cosiddetto “decreto crescita”, che semplifica le procedure di affidamento degli incarichi di progettazione e dei lavori di messa in sicurezza degli edifici scolastici, finanziati con le risorse della programmazione relativa al triennio 2018-2020. Marcello Pacifico: Bene, è già da un po’ che ascoltiamo queste parole, adesso vogliamo invece che davvero le nostre scuole siano al sicuro. Ora ci interessano i fatti

 

La Tecnica della Scuola in questi giorni ha riportato le dichiarazioni di Marco Bussetti a proposito di sicurezza: alla base ci sarebbe dunque la volontà di semplificare le procedure di affidamento degli incarichi di progettazione e dei lavori di messa in sicurezza degli edifici scolastici, finanziati con le risorse della programmazione relativa al triennio 2018-2020. Ha anche “ricordato l’approvazione del piano da 1,7 miliardi per la prima annualità della programmazione 2018-2020, l’istituzione di un fondo di 120 milioni per mettere in sicurezza le scuole delle regioni colpite dal sisma del 2016 e di un fondo per le emergenze ‘che ci consentirà di intervenire subito e di dare risposte immediate agli enti locali e alle comunità scolastiche in caso di emergenze’”.

Il giovane sindacato si è sempre impegnato affinché la questione della sicurezza venisse affrontata con estremo rigore, conscio che il tema sia molto importante e in molti casi le colpe vengano fatte ricadere sui dirigenti scolastici. Crede inoltre che sia finito il tempo dei proclami e che adesso sia giunto il momento di mettere in pratica ciò che, a quanto pare, è semplice esporre a parole. Udir si è impegnato per la causa attraverso la presentazione di emendamenti, chiedendo il parere di esperti, continuando a gridare quanto sia importante creare una scuola sicura per i lavoratori della scuola e per i discenti.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, afferma che ormai “abbiamo ascoltato abbondantemente le intenzioni, ma adesso vogliamo essere i testimoni di questa rivoluzione. Vogliamo assistere al cambiamento in positivo in tutti gli istituti. Si parla di ‘progetti sponda’ riferiti sempre ad istituti scolastici situati nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia? Bene, ne siamo lieti, mentre temiamo invece per le scuole del Sud un destino desolante proprio a causa della regionalizzazione. A ogni modo, vogliamo vedere i fatti: è finito il tempo delle promesse.

 

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