Terminato l’intervento di Udir presso il Senato: la delegazione, composta dai dirigenti scolastici Vito Lo Scrudato, Marina Rossi e Annalisa Wagner, ha partecipato all'audizione informale con i rappresentanti dei Gruppi parlamentari delle Commissioni 7ª e 12ª del Senato, in merito all'affare assegnato n. 621, relativo all’impatto della didattica digitale integrata (DDI) sui processi di apprendimento e sul benessere psicofisico degli studenti

 

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Si è appena concluso l’intervento di Udir presso il Senato: la delegazione, composta dai dirigenti scolastici Vito Lo Scrudato, Marina Rossi e Annalisa Wagner, ha partecipato all'audizione informale con i rappresentanti dei Gruppi parlamentari delle Commissioni 7ª e 12ª del Senato, in merito all'affare assegnato n. 621, relativo all’impatto della didattica digitale integrata (DDI) sui processi di apprendimento e sul benessere psicofisico degli studenti. I rappresentanti del sindacato dei dirigenti scolastici hanno portato un contributo su un argomento molto importante, più volte analizzato.

Il vicepresidente nazionale Udir, Vito Lo Scrudato, ha ricordato come il sindacato sia composto da presidi in servizio: “noi veniamo dalla polvere della trincea di questo periodo complesso, abbiamo una conoscenza diretta di un’azione professionale giocata all’interno di una rapida corsa, legata all’emergenze della pandemia, al limite numerico, a processi affrontati con velocità. In tutto ciò la scuola ha tenuto, ha garantito il servizio e l’espletamento delle attività didattiche”.

La dirigente scolastica Marina Rossi ha ribadito che “siamo tutti in frontiera e anche questa volta abbiamo cercato d’intervenire attraverso la Dad e Ddi. Intanto partiamo dai punti di forza” di questo esperimento, che ha portato “all’uso esteso di tutto il personale. Sappiamo che l’età media non è giovanissima, si è fatto fatica a usare strumenti, piattaforme, classi virtuali” ma si è raggiunto il risultato. Ovviamente ci sono dei punti di debolezza, come il fatto che “sono intervenuti a volte i genitori, il collegamento lasciato ai ragazzi ha dato libertà di utilizzo dello strumento, con interazione sui social. Per quanto riguarda i docenti, bisogna dare loro una formazione obbligatoria. La didattica digitale integrata ha senza dubbio fornito delle opportunità, come quella di impostare nuove strategie didattiche, con un lavoro incentrato su piccoli gruppi omogenei che vengono creati in classe. La ddi può essere un ottimo veicolo nell’insegnamento e apprendimento. Bisogna arrivare a un metodo per tutte le discipline. La scuola è importante per la formazione della personalità, che hanno bisogno di un contesto che le coltivi, e questo è la scuola stessa. Bisogna poi dare supporto ai docenti, con corsi adeguati e buona conoscenza della rete”.

 

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Udir presente in VII e XII Commissione al Senato, didattica digitale integrata