Bocciato alla Camera l’emendamento dell’ex sottosegretario Toccafondi che li escludeva insieme agli Ata come era avvenuto per i docenti; ora monta la rabbia tra l’incredulità di chi non capisce come sia assurda una norma del genere sui capi d’istituto, cioè su 8mila dirigenti scolastici che devono gestire 42mila plessi. Marcello Pacifico (Udir): Da oggi proclamiamo lo stato di agitazione e siamo pronti a manifestare davanti al Miur se non si porrà rimedio a questa sciocchezza

Continua la polemica sulle impronte digitali: Udir ha più volte sottolineato come sia aberrante chiedere tale misura ai dirigenti scolastici, tra i dirigenti maggiormente oberati di oneri e responsabilità, con molti plessi da dirigere, se si pensa poi anche alla reggenza, istituto che doveva essere provvisorio e che invece sta diventando prassi. Adesso, come riporta la rivista specializzata Orizzonte Scuola, “nel Decreto concretezza restano le impronte digitali per i dirigenti scolastici e il personale Ata. Il provvedimento passerà adesso al Senato”; infatti “nel disegno di legge è prevista una misura per i dipendenti della pubblica amministrazione, secondo cui le presenze vanno rilevate con le impronte digitali. Dalla misura sono stati esclusi i docenti, tuttavia ne rimangono coinvolti il personale Ata e i dirigenti scolastici”.

Udir già a gennaio aveva presentato un emendamento al Decreto Concretezza in cui si chiedeva l’esclusione dell’Area e del Comparto Istruzione e Ricerca dai sistemi di verifica biometrica dell’identità e video sorveglianza degli accessi. Ora la misura viene prevista per i dirigenti scolastici, a dimostrazione del fatto che non si ha ben chiara la modalità di lavoro dei presidi, così come della quantità di lavoro che gli stessi svolgono ogni giorno.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, si dice incredulo e afferma come “sia del tutto irragionevole tale decisione, che non tiene minimamente conto dell’enorme lavoro dei Ds e del fatto che sia totalmente superflua tale misura”. Ripensando a tutte le battaglie fatte e rimaste inascoltate, rilancia affermando che “da oggi proclamiamo lo stato di agitazione e siamo pronti a manifestare davanti al Miur se non si porrà rimedio a questa sciocchezza”.

PER APPROFONDIMENTO:

Concorso docenti abilitati della Buona scuola, pubblicate le motivazioni del Consiglio di Stato nell’ordinanza di remissione alla Consulta

Concorso straordinario maestri d’infanzia e primaria da 12 mila posti, il Ministro domani firma il decreto. Pronta la batteria di ricorsi Anief per le troppe esclusioni illegittime

Il Miur ordina il licenziamento di migliaia di maestri con diploma magistrale: inizia un’altra battaglia legale

Bussetti vuole solo concorsi per vincitori, addio docenti idonei: ci provò il ministro Profumo, ma il Parlamento lo bocciò

Legge europea 2018, Anief-Cisal chiede ai parlamentari del Senato di seguire le indicazioni UE su docenti e Ata precari con 36 mesi di servizio approvando emendamento ad hoc

Non c’è traccia di assunzioni: le promesse di deputati, senatori e Governo s'infrangono nella Legge di Bilancio

La Legge di Bilancio riforma il reclutamento degli insegnanti: il Fit diventa monoennio, tornano i concorsi abilitanti aperti a tutti

Governo del cambiamento? Dopo tanti annunci, continua la politica del rigore sulla scuola e il precariato

LEGGE DI STABILITÀ 2019 – Scuola e Università, tutte le disposizioni del testo “bollinato” dalla Ragioneria di Stato

LEGGE DI STABILITÀ - Entro fine mese il voto della Camera, Anief presenta 100 emendamenti sulla Scuola

Stop classi pollaio e maestro unico, svolta sui docenti di sostegno: Anief chiede la presentazione degli emendamenti alla Legge di Bilancio per alzare il livello della didattica

Basta classi pollaio, partito alla Camera il disegno di legge che vuole ridurre gli alunni per classe

Ddl Concretezza, rilevazione delle presenze di docenti e Ata con impronte digitali ed installazione di telecamere

Per Udir è assurdo chiedere le impronte digitali ai dirigenti scolastici