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L’accordo tra l’amministrazione e i sindacati della scuola sul Ccnl 2019/21 dei dirigenti scolastici rappresenta soprattutto un’altra occasione persa: lo sostiene Udir. Infatti, l’ipotesi di accordo appena firmata non sembra nemmeno un contratto. Si potrebbe dire: un contratto inesistente. Per quanto riguarda la parte normativa, le novità sono ben poche: la quota per le mobilità interregionale viene portata dal 30 al 60%; non si capisce perché no debba essere il 100%. Inoltre ai Dirigenti all’estero viene riconosciuta la posizione variabile, ma il merito è dei giudici più che dei sindacati, dato che negli ultimi anni sono stati vinti una marea di ricorsi.

L’accordo tra l’amministrazione e i sindacati della scuola sul Ccnl 2019/21 dei dirigenti scolastici rappresenta soprattutto un’altra occasione persa: lo sostiene Udir, ricordando che non sono stati affrontati i problemi veri derivanti da vent'anni di perequazione interna ed esterna in alto mare e l’aumento esponenziale dei carico di lavoro per i dirigenti scolastici, ancora di più perché non tutelati e con l’aggravio ulteriore della situazione con l’arrivo degli impegni e progetti del Pnrr.

Udir, giovane sindacato dei dirigenti scolastici, ha accolto con soddisfazione la notizia dell’apertura delle trattative sindacali del 17 gennaio 2024 in vista del rinnovo del CCNL Area “Istruzione e Ricerca” per il triennio 2019/2021, peraltro già scaduto, che interessa in modo particolare la Dirigenza scolastica cui la nostra organizzazione sindacale assicura tutta l’attenzione che merita per le tante problematiche che affliggono ancora oggi questa categoria di lavoratori della scuola.