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Nel contratto nazionale di lavoro per l’area Istruzione e ricerca relativo al triennio 2019-21 dei dirigenti, appena firmato all’Aran, la parte economica occupa ben… cinque articoli! Qualcuno ha detto che è un contratto inesistente: in effetti, nel contratto c’è ben poco. Forse le cose vanno meglio per la parte normativa? Non si direbbe, considerato che non si è riusciti ad ottenere nemmeno la disponibilità del 100% dei posti vacanti per i trasferimenti interprovinciali, come previsto in deroga alla contrattazione dal legislatore stesso su richiesta di Udir.

Nel Contratto nazionale di lavoro per l’Area Istruzione e Ricerca relativo al triennio 2019-21 dei dirigenti, appena firmato all’Aran, la parte economica occupa ben… cinque articoli! Qualcuno ha detto che è un contratto inesistente: in effetti, nel contratto c’è ben poco. Forse le cose vanno meglio per la parte normativa? Non si direbbe, considerato che non si è riusciti ad ottenere nemmeno la disponibilità del 100% dei posti vacanti per i trasferimenti interprovinciali, come previsto in deroga alla contrattazione dal legislatore stesso su richiesta di Udir.

Oggi è stato sottoscritto in via definitiva all’Aran, il Contratto nazionale di lavoro per l’Area Istruzione e Ricerca relativo al triennio 2019-21: l’accordo prevede aumenti stipendiali di circa 240 euro lordi al mese e gli arretrati probabilmente arriveranno già il prossimo mese. “La somma accordata corrisponde a poco più di quanto ottenuto nella scuola per i DSGA lo scorso 18 gennaio con il rinnovo del Ccnl 2019-21”, commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir. “La nostra organizzazione sindacale – continua il presidente – ritiene che dopo ben cinque anni di attesa nessun passo avanti è stato fatto sulla perequazione esterna e interna (Ria), come sui vincoli per la mobilità, la responsabilità e la valorizzazione della categoria. Bisogna cambiare”, conclude Pacifico.

COSA PREVEDE IL RINNOVO CONTRATTUALE

 

Il sindacato comunica che, in occasione dei festeggiamenti in onore della patrona di Palermo Santa Rosalia, la sede nazionale sarà chiusa il 15 luglio e in occasione di una giornata di formazione sindacale sarà chiusa il 23 luglio