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Recentemente, su Repubblica è apparso un articolo con un titolo “aumentano gli stipendi dei dirigenti scolastici: adesso guadagneranno più di provveditori ed ispettori”. All’interno si legge che, a seguito della firma del CCNL 2019/2021 e del CCNI 2023/2024, i Dirigenti Scolastici guadagnano tra i 76 e gli 85 mila euro annui lordi, più di quello che guadagna un provveditore o un Ispettore; si riporta anche l’esempio dello stipendio di due Provveditori, che guadagnano intorno ai 63.500 euro annui, e di due ispettori, che guadagnano intorno ai 73.500 euro annui.

L’accordo tra l’amministrazione e i sindacati della scuola sul Ccnl 2019/21 dei dirigenti scolastici rappresenta soprattutto un’altra occasione persa: lo sostiene Udir. Infatti, l’ipotesi di accordo appena firmata non sembra nemmeno un contratto. Si potrebbe dire: un contratto inesistente. Per quanto riguarda la parte normativa, le novità sono ben poche: la quota per le mobilità interregionale viene portata dal 30 al 60%; non si capisce perché no debba essere il 100%. Inoltre ai Dirigenti all’estero viene riconosciuta la posizione variabile, ma il merito è dei giudici più che dei sindacati, dato che negli ultimi anni sono stati vinti una marea di ricorsi.

L’accordo tra l’amministrazione e i sindacati della scuola sul Ccnl 2019/21 dei dirigenti scolastici rappresenta soprattutto un’altra occasione persa: lo sostiene Udir, ricordando che non sono stati affrontati i problemi veri derivanti da vent'anni di perequazione interna ed esterna in alto mare e l’aumento esponenziale dei carico di lavoro per i dirigenti scolastici, ancora di più perché non tutelati e con l’aggravio ulteriore della situazione con l’arrivo degli impegni e progetti del Pnrr.