Reddito di cittadinanza: erogato l’assegno senza obblighi di lavoro per due mesi. Per informazioni, contatta Cedan S.r.l.s.
L’emergenza Coronavirus produce i suoi effetti anche sul reddito di cittadinanza. Per i prossimi due mesi i percettori del sussidio continueranno a ricevere la ricarica del reddito di Cittadinanza con accredito su carta Rdc, ma sono sospese le convocazioni ai centri territoriali per l’impiego.
Il “DL Cura Italia” all’art 40 stabilisce la sospensione delle misure condizionanti per i fruitori di reddito di cittadinanza. Il provvedimento adottato è reso necessario per fornire della limitazioni negli spostamenti sul territorio, per contrastare la diffusione del virus.
Presumibilmente slitterà a metà maggio la convocazione presso i centri territoriali per l’impiego anche per i percettori di Naspi, Discoll e per i beneficiari di integrazioni salariali.
Per due mesi, a partire dall’entrata in vigore del DL, viene meno il cosiddetto principio di “condizionalità” che lega il godimento di un sussidio all’impegno e alla partecipazione da parte del beneficiario alle politiche attive del lavoro e all’accettazione di offerte di lavoro congrue.
Slittano anche i termini per la convocazione ai centri per l’impiego per la partecipazione a iniziative di intervento per il Patto di servizio personalizzato.
A undici mesi dall’avvio del reddito di cittadinanza, la cosiddetta “fase 2” delle politiche attive del lavoro, se pur partita in forte ritardo e tra mille difficoltà, subisce una nuova battuta d’arresto, questa volta per cause esterne legate al Coronavirus.
Secondo l’ultima rilevazione dell’Inps di gennaio, i nuclei familiari titolari del reddito di cittadinanza sono 933 mila (per 2,4 milioni di individui), ma non tutti “occupabili” (una parte è destinata ai Patti per l’inclusione sociale). Nell’ultimo report di metà febbraio l’Anpal ha evidenziato che i centri per l’impiego hanno convocato 529 mila beneficiari su un totale di 908mila che potrebbero stipulare un Patto per il lavoro. I “presenti” alla prima convocazione sono stati 396mila e sono stati sottoscritti 263mila Patti di Servizio. Alla stessa data hanno trovato lavoro in quasi 40mila, ma non si conosce quanti di questi posti siano effettivamente attribuibili al reddito di cittadinanza.
Questo quadro di ritardi generalizzati riguarda anche i progetti utili alla collettività che i comuni avrebbero dovuto promuovere per coinvolgere attivamente i percettori del reddito di cittadinanza per almeno 8 ore settimanali. Sono ancora pochissime le realtà che li hanno attivati.
L’Associazione nazionale dei comuni italiani dovrebbe predisporre d’urgenza un progetto valido per tutti i comuni, che preveda la consegna a domicilio della spesa e degli altri beni di prima necessità da parte alle persone più bisognose; potrebbe essere l’occasione giusta per impegnare i beneficiari del RDC in servizi di pubblica utilità sciale.
Per informazioni, contatta la sede Cedan S.r.l.s piu vicina a te e visita il nostro sito www.cedan.it. Contatta i seguenti recapiti telefonici Caf (3459971504) e Patronato (3938803469).
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- Categoria: Servizi
- Pubblicato: 03 Aprile 2020