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Si è concluso così lo Stato di agitazione proclamato da alcuni sindacati firmatari di contratto, con una bolla di sapone che tradisce le istanze dei 7 mila presidi su salario accessorio e sicurezza. Udir conferma la proroga dei termini al 10 gennaio per aderire al ricorso e impugnare il taglio del FUN e recuperare 5 mila euro annui, pro capite, dal 2016. Il giovane sindacato ha attivato il servizio di consulenza personalizzato per i propri iscritti al fine di verificare la legittimità del DVR redatto.

Per il presidente di Udir, Marcello Pacifico, che ha incontrato nei giorni scorsi anche il Direttore generale per le risorse umane e finanziarie del Miur, Jacopo Greco, l'unica soluzione contro l'illegittima decurtazione del Fun attuata dal MEF dal 2011 rimane il ricorso al tribunale amministrativo che è prossimo alla scadenza, per i termini di impugnazione dell'ultimo decreto direttore che toglie ulteriori 18 milioni di euro per il FUN per il 2017/2018. Proprio grazie alla vertenza promossa dal giovane sindacato, nella prossima legge di Bilancio sono stati stanziati 30 milioni di euro, quota che rappresenta la metà di quella richiesta in tribunale.

L’emergenza legata all’insicurezza strutturale di molti istituti è conclamata dai numeri dell’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica. Marcello Pacifico (Udir): “I dirigenti scolastici continuano a lavorare con senso di responsabilità in situazioni molto difficili. Continuiamo a batterci per loro”

Il ricorso comporta il recupero per ciascun ricorrente di 5mila euro in media all’anno a partire dal 2016; è dedicato a chi non ha aderito al ricorso presentato al Tar del Lazio. C’è tempo fino al 10 gennaio. Per aderire, clicca qui

Manovra, l’annuncio del viceministro Ascani: “Via a un Miur a impatto zero”. Pacifico (Udir): “Positivi investimenti e adeguamenti, ma serve intervenire sugli edifici fatiscenti e non a norma, non solo su quelli che garantiscono certi standard. E occorre tutelare i dirigenti scolastici”