Lo chiede a gran voce il sindacato Udir che sosterrà in tutte le sedi l’avvicinamento a casa prima ancora dell’assegnazione delle reggenze, a partire dei capi d’istituto campani immessi in ruolo a seguito della procedura concorsuale pubblicata con D.D.G. del 13 luglio 2011. È bene, perché ciò avvenga, che con il nuovo contratto si rispetti la quota riservata del 30%, la quale invece negli ultimi due anni è stata tenuta al di sotto di questa percentuale per favorire lo scorrimento della graduatoria relativa al vecchio concorso. In subordine, per i capi d’istituto campani che non dovessero rientrare in tale “movimento”, sarebbe anche utile ottenere un trasferimento nelle regioni limitrofe: l’eventualità consentirebbe loro di avvicinarsi comunque alle famiglie, dopo che per un triennio sono state affrontate ingenti spese per i viaggi e gli alloggi posti in località dove il costo della vita risulta decisamente alto.

Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Questi dirigenti campani hanno ragioni da vendere, perché non è possibile che vi siano dei posti vacanti e vengano assegnati in reggenza oppure conferiti ai neo-assunti: va quindi assicurata l’intera percentuale di posti prevista per legge, garantendo tale diritto nero su bianco all’interno del contratto nazionale della prossima mobilità. La priorità per noi è che il rientro dei vincitori dell’ultimo concorso nelle regioni di loro richiesta, laddove vi siano posti vacanti e disponibili, si realizzi prima dell’assegnazione delle reggenze. Lo chiederemo in tutte le sedi possibili.

 

Permettere ai dirigenti scolastici assunti fuori regione di tornare nella provincia di appartenenza o in una limitrofa: lo chiede formalmente al Miur il sindacato Udir, dopo avere preso atto delle richieste giunte da alcune decine di dirigenti scolastici campani in vista della mobilità del prossimo anno scolastico. In particolare, sono più di 50 i dirigenti nativi della Campania che hanno superato l’ultimo corso–concorso e che chiedono di rientrare: la loro richiesta è lecita perché dopo aver sostenuto l’ultimo Concorso nella Regione Campania (D.D.G. 13.07.2011), giunti al terzo anno di incarico, in seguito all’assegnazione delle sedi regionali stabilita con D.D.G. n. 974 del Miur del 28.09.2015 attraverso la procedura relativa alla copertura dei posti vacanti di dirigente scolastico ai sensi del Decreto Ministeriale prot. n. 635 del 27 agosto 2015, a breve matureranno il diritto nel chiedere il trasferimento con mobilità interregionale per l’a.s. 2018/19, trovandosi al termine del triennio, ai sensi del art.4 comma 5 del Decreto Ministeriale 635 del 27 agosto 2015.

La rivendicazione nasce dall’opportunità di assegnare i posti prima che con il nuovo concorso possano essere decise le nuove collocazioni di sede attraverso l’Ufficio Scolastico Regionale di appartenenza: è bene, perché ciò avvenga, che con la prossima mobilità si rispetti la quota riservata del 30%, la quale invece negli ultimi due anni è stata tenuta al di sotto di questa percentuale per favorire lo scorrimento della graduatoria relativa al vecchio concorso. In subordine, per i capi d’istituto campani che non dovessero rientrare in tale “movimento”, sarebbe anche utile ottenere un trasferimento nelle regioni limitrofe: l’eventualità consentirebbe loro di avvicinarsi comunque alle famiglie, dopo che per un triennio sono state affrontate ingenti spese per i viaggi e gli alloggi posti in località dove il costo della vita risulta decisamente alto.

A questo scopo, il contratto della mobilità 2018/19 dovrà prevedere la possibilità di indicare più regioni nella domanda di trasferimento, con la stessa modalità di quando si è svolta l’assegnazione da ne-assunti. Inoltre, dovrà darà facoltà di ottenere una percentuale quanto più possibile alta in ingresso (30% in Campania e ancora più alta nelle altre regioni, laddove ci sono decine e decine di scuole in reggenza e la graduatoria del precedente concorso risulta esaurita), considerato che ovunque vi sono posti vacanti e che il prossimo concorso per dirigenti scolastici si svolgerà di fatto su base nazionale.

“Questi dirigenti campani hanno ragioni da vendere – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir – perché non è possibile che vi siano dei posti vacanti e vengano assegnati in reggenza oppure conferiti ai neo-assunti: va quindi assicurata l’intera percentuale di posti prevista per legge, garantendo tale diritto nero su bianco all’interno del contratto nazionale della prossima mobilità. La priorità per noi, in conclusione, è che il rientro dei vincitori dell’ultimo concorso nelle regioni di loro richiesta, laddove vi siano posti vacanti e disponibili, si realizzi prima dell’assegnazione delle reggenze. Lo chiederemo a gran voce, in tutte le sedi possibili”.

 

 

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