Manovra, l’annuncio del viceministro Ascani: “Via a un Miur a impatto zero”. Pacifico (Udir): “Positivi investimenti e adeguamenti, ma serve intervenire sugli edifici fatiscenti e non a norma, non solo su quelli che garantiscono certi standard. E occorre tutelare i dirigenti scolastici”

Via libera a un “pacchetto” di emendamenti alla manovra riguardanti l’efficientamento energetico e l’edilizia scolastica in Commissione Bilancio. A dare l’annuncio, come riporta la stampa specializzata, è Anna Ascani, vice ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. “Saranno interessati – sottolinea Ascani – gli istituti che soddisfano già i requisiti di sicurezza strutturale. Continuiamo a impegnarci per garantire sicurezza ai nostri studenti, ma dobbiamo impegnarci a promuovere ed educare alla sostenibilità. E in più diamo un concreto aiuto agli enti locali per ridurre le spese correnti sulle utenze”.

I PROVVEDIMENTI

Gli enti locali selezionati potranno intervenire sugli edifici per migliorare ed efficientare le prestazioni energetiche delle scuole, risparmiando anche sulle spese di gestione degli edificI. Inoltre, vengono semplificate le procedure per la gestione dei fondi, in modo da velocizzare gli stanziamenti e gli interventi. “Grazie alle risorse che arriveranno dal ‘Fondo infrastrutture’ – aggiunge Ascani – continueremo a investire in sicurezza, ristrutturazioni e nuove costruzioni”.

GLI EMENDAMENTI APPROVATI

28.2000/9 (testo 2) (nuovo testo)

MancaFerrari

Accolto

All'emendamento 28.2000, dopo la lettera c) aggiungere la seguente:

        «c-bis) dopo il comma 15 aggiungere i seguenti:

        ''15-bis. Al fine di assicurare l'esecuzione degli interventi di edilizia scolastica, è destinata quota parte, pari a euro 10 milioni di euro, delle risorse non impegnate di cui all'articolo 1, comma 1072, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, già assegnate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 novembre 2018 in favore del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per la messa in sicurezza degli edifici scolastici per l'annualità 2023.

        15-ter. A tal fine, per accelerare gli interventi di progettazione, per il periodo 2020-2023, i relativi incarichi di progettazione e connessi di cui all'articolo 157 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 sono affidati secondo le procedure di cui all'articolo 36, comma 2, lettera b), del medesimo decreto legislativo fino alle soglie previste dall'articolo 35 per le forniture e i servizi.

        15-quater. I pareri, i visti, e i nulla osta relativi agli interventi di edilizia scolastica sono resi dalle amministrazioni competenti entro trenta giorni dalla richiesta, anche tramite conferenza di servizi, e, decorso inutilmente tale termine, si intendono acquisiti con esito positivo''».

28.2000/14 (testo 2) (nuovo testo)

MancaFerrari

Accolto

All'emendamento 28.2000, dopo la lettera c) aggiungere la seguente:

        «c-bis) dopo il comma 15 aggiungere i seguenti:

        ''15-bis. Al fine di favorire il completamento delle scuole innovative di cui all'articolo 1, commi 153 e 154, della legge 13 luglio 2015, n. 107, le eventuali economie non assegnate, nei limiti delle risorse di cui all'articolo 18, comma 8, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, possono essere destinate, su segnalazione dell'INAIL, ai fini previsti dal medesimo articolo 1, commi 153 e 154, per la costruzione di scuole, nonché in favore di progetti finanziati solo parzialmente con le risorse attribuite alle singole regioni in attuazione della richiamata normativa.

        15-ter. Le risorse di cui al comma 15-bis possono essere utilizzate anche per eventuali progetti in graduatoria non interamente finanziati, con riguardo alla realizzazione dei poli d'infanzia di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65''».

28.2000/15 (testo 2)

MancaFerrari

Accolto

All'emendamento 28.2000, dopo la lettera c) aggiungere la seguente:

        «c-bis) dopo il comma 15 aggiungere i seguenti:

        ''15-bis. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca è definito un piano nazionale di interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico, che abbiano già tutti i requisiti della sicurezza strutturale, individuati anche in base a criteri che tengano conto del consumo energetico degli edifici adibiti ad uso scolastico, della stima dei risparmio energetico e della riduzione dei costi di gestione per gli enti locali proprietari o gestori, nonché della popolazione scolastica presente e dell'ampiezza degli edifici.

        15-ter. Agli oneri derivanti dal comma 1, si provvede mediante quota parte delle risorse di cui all'articolo 1, comma 1072, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, pari a complessivi 40 milioni di euro, assegnati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 novembre 2018 in favore del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, nella misura di euro 20 milioni per ciascuna delle annualità 2022 e 2023, e l'attuazione avviene con il supporto della Banca Europea degli investimenti, anche attraverso la costituzione di Energy Service Company (ESCo)''».

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE UDIR

Il punto di vista di Udir è espresso dal presidente Marcello Pacifico, che da sempre chiede maggiori investimenti sulle risorse umane e strumentali. Per il leader del giovane sindacato dei dirigenti scolastici “sono apprezzabili le misure approvate per l’efficientamento energetico delle scuole già in sicurezza. Bisogna però pensare e intervenire strutturalmente su tutti quegli edifici, e sono tanti, non a norma, privi di certificati di agibilità, e che magari non hanno nemmeno bagni adatti agli studenti disabili. È inoltre necessario tutelare, e Udir lo chiede con forza, la posizione dei presidi, ragionare sulla loro responsabilità, o meno, visto che non hanno poteri di spesa. I dirigenti scolastici non possono continuare a essere additati come colpevoli, né pagare per colpe non loro. Come Udir, con gli emendamenti presentati al disegno di legge 1586 Bilancio di previsione dello Stato, per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022, abbiamo puntato forte sulla sicurezza scolastica. Il Parlamento ci ascolti”.