Stamani c’è stato un incontro tra la ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, e le organizzazioni sindacali sulle linee guida per il rientro a settembre; a breve verranno definite e comunicate alle scuole e agli uffici scolastici. Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Udir, si è pronunciato anche sui dirigenti scolastici, sottolineando come sia “necessario rivedere i criteri del sottodimensionamento e ripristinare gli spazi delle scuole, oltre a prevedere uno scudo penale per i dirigenti scolastici”.

Stamani ha avuto luogo l’incontro tra la ministra Lucia Azzolina e le organizzazioni sindacali sulle linee guida per il rientro a settembre; a breve verranno definite e comunicate alle scuole e agli uffici scolastici. Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato, ha sottolineato, riferendosi ai dirigenti scolastici, come sia “necessario rivedere i criteri del sottodimensionamento e ripristinare gli spazi delle scuole, oltre a prevedere uno scudo penale per i dirigenti scolastici”.

Tra temi, Udir punta sull’aumento del numero delle sedi scolastiche disponibili, rivedendo i criteri del sottodimensionamento scolastico per avere maggiori autonomie. Necessario poi dotare le scuole di maggiori risorse economiche da destinare alla manutenzione e alla messa in sicurezza degli edifici per compensare la mancanza di fondi degli enti locali, in quanto molti edifici hanno cortili e palestre inagibili che impediscono una riorganizzazione funzionale degli spazi. A tal fine è anche necessario tutelare il dirigente scolastico con uno “Scudo Penale” ad hoc nella sua figura atipica di “Datore di lavoro” rispetto a tutto ciò che riguarda la sicurezza e la tutela della salute di tutta la popolazione scolastica. Occorre, inoltre, assegnare le risorse umane necessarie all’aumento dell’organico docenti e ATA, al fine di garantire le necessarie misure di sicurezza, anche in relazione alla gestione dell’emergenza epidemiologica del distanziamento sociale e l’applicazione di tutte le misure anti contagio previste. Inoltre, assegnare l’adeguato numero di collaboratori scolastici significa non solo garantire le opportune condizioni di pulizia ma anche la vigilanza sugli spazi comuni e la gestione della turnazione degli studenti.

Nel caso in cui si dovesse proseguire con la didattica a distanza anche in presenza, particolare attenzione dovrà rivolgersi a docenti di sostegno e agli alunni che necessitino di una maggiore attenzione nella cura dell’apprendimento; si dovrà quindi porre rimedio anche ai tagli che sono stati perpetrati sugli organici di sostegno negli ultimi anni. Risulta indispensabile poi ridurre il numero di alunni per classe: non risulta possibile attuare il distanziamento sociali in classi che contengano, già in situazione di normalità, troppi alunni peggiorando tra l’altro anche la qualità della didattica

Sorveglianza sanitaria e gestione dei lavoratori fragili

Il decreto-legge 34/2020 “Rilancio” prevede all’articolo 83, fino al 31 luglio, che i datori di lavoro, pubblici e privati, sono tenuti ad assicurare la sorveglianza sanitaria eccezionale dei lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio. All’interno delle scuole, l’eventuale individuazione del lavoratore fragile da parte del Medico competente crea senza un protocollo operativo disfunzioni e carenza di organico senza poi considerare che gli stessi Dirigenti scolastici possono essere a sua volta considerati “lavoratori fragili”.

Maggior fondi per la formazione del personale scolastico Legge 81/2008

Si richiede l’erogazione di fondi aggiuntivi alle scuole, destinati alla formazione ex DL 81/2008,in particolare per corsi specifici sulla prevenzione e il contenimento dei rischi da pandemia almeno per iprossimi due anni.

Ulteriori precisazioni e/o suggerimenti

Dovrebbe essere più chiaro il riferimento alla responsabilità condivisa con associazioni. Infatti, deve essere specificato come si può modificare il tempo scuola: se un dirigente scolastico riduce le ore di una disciplina salvaguardando gli apprendimenti, ha operato bene? Non si potrà mantenere stesso tempo scuola per ogni alunno, inserire le associazioni, dividere gli spazi con gli stessi docenti.

In riferimento all'autonomia, soprattutto per il primo ciclo, si deve scardinare il collegamento tra tempo scuola dell'alunno e orario di servizio dei docenti. Risulta necessario ragionare in due modi paralleli: l’orario dei docenti previsto contrattualmente va a costituire una banca dati di ore lavoro che la scuola possiede, mentre il tempo scuola dell'alunno può essere considerato in maniera slegata, garantendo sorveglianza, apprendimenti disciplinari e interdisciplinari, cercando di dare la precedenza ad attività che riguardino la psicologia degli alunni e le relazioni interpersonali che sono state quelle maggiormente colpite dal lockdown.

PER APPROFONDIMENTI:

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