È appena terminato il dibattito pubblico. Grande successo e soddisfazione per il giovane sindacato che tutela la categoria dei dirigenti scolastici. L’incontro, in cui si è discusso di riapertura delle scuole in Sicurezza, è stato moderato dal giornalista di Orizzonte Scuola Andrea Carlino. Dopo i saluti della viceministra dell’Istruzione Anna Ascani si sono susseguiti vari interventi: il presidente nazionale Udir Marcello Pacifico, l’onorevole Virginia Villani del Movimento 5 Stelle, l’onorevole Camilla Sgambato del Partito Democratico, l’onorevole Rossano Sasso della Lega, l’onorevole Valentina Aprea di Forza Italia, l’onorevole Carmela Bucalo di Fratelli d’Italia. La locandina dell’evento

L’incontro ha avuto inizio con i saluti della viceministra dell’Istruzione Anna Ascani che ha ringraziato “i dirigenti scolastici, i docenti, gli Ata e gli studenti tutti perché la scuola, in questo delicato momento, ha dato prova di resilienza. In particolare i dirigenti scolastici sono stati sottoposti a un grande stress”. La viceministra ha ricordato l’importanza della sicurezza a scuola, anche in virtù della sua Delega all’edilizia scolastica.

L’onorevole Rossano Sasso della Lega ha affermato che lo “preoccupa il futuro, se penso ai 10miliardi del Recovery fund che rappresentano il 5% su tutto l’importo. Infatti, alla scuola si poteva dare di più. Da figlio di dirigente scolastico so cosa significa lavorare tutto il giorno e portare a casa preoccupazioni. Il ds ha responsabilità penali e civili. Bisogna evitare i crolli che ci sono stati, tantissimi da settembre a oggi, e capire che il ds non è responsabile se ha segnalato e denunciato “. Ha aggiunto che è importante eliminare il precariato, oltre ad affermare che “noi tutti vogliamo la scuola in sicurezza: necessario dimezzare il numero di alunni per classe. I 10 miliardi devono essere spesi per misure importanti, come l’edilizia scolastica”.

L’onorevole Virginia Villani del Movimento 5 Stelle ha affermato che “Udir è stato vicino alle problematiche dei dirigenti scolastici, poiché il ruolo del ds diviene sempre più difficile. È importante la sicurezza nella scuola: essendo stata una dirigente scolastica per più di 12 anni conosco bene le difficoltà che si trovano ad affrontare i miei colleghi, con scuole costruite prima del 1970. Di queste il 50% non ha il certificato antincendio e queste problematiche ricadono sulle spalle dei dd.ss. Il tema della sicurezza lo porteremo continuamente avanti fino a quando non confermeremo ai dd.ss che le responsabilità non sono loro, i proprietari devono occuparsene”.

L’onorevole Valentina Aprea di Forza Italia ha affermato che “a proposito di scuole in sicurezza abbiamo presentato alla ministra Azzolina e in parlamento le nostre proposte. Molto è stato fatto ma ancora si deve fare: prevedere presidi sanitari territoriali, il medico scolastico, tamponi rapidi e tracciamenti per personale e studenti, dotazioni obbligatorie, mezzi di trasporti aggiuntivi. La scuola deve diventare luogo di apprendimento, i precari devono essere stabilizzati e precari”.

L’onorevole Camilla Sgambato del Partito Democratico ha detto che “dobbiamo fare di tutto per riaprire in sicurezza, con trasporti pensati solo agli studenti. In questa Legge di Bilancio qualche risultato lo abbiamo ottenuto, per il rifinanziamento del Fun. Per quanto riguarda lo svolgimento dell’esame di Stato, dovremo vedere come procede la pandemia a giugno e decidere insieme. Siamo a favore delle nuove generazioni, siamo per una scuola gratuita, l’implementazione dei nidi soprattutto nelle aree del Mezzogiorno per dare le stesse opportunità a tutti. Pensiamo a una scuola più accessibile perché garantire il diritto allo studio è importante per lo sviluppo del Paese”.

L’onorevole Carmela Bucalo di Fratelli d’Italia ha affermato che “la nostra idea di scuola è quella di una scuola aperta in sicurezza. Bisogna prevedere luoghi aggiuntivi e presidi sanitari. Per quanto riguarda i docenti, necessario stabilizzare i precari”.

Il presidente nazionale Udir Marcello Pacifico ha concluso il dibattito affermando che “il sindacato è nato 4 anni fa con 3 dirigenti scolastici: oggi Udir conta 400 presidi ed è vicino alla soglia della rappresentatività. Per noi è importante portare la professione del ds al centro di un dibattito pubblico. Il primo tema è quello della Sicurezza: bisogna rendere il ruolo del dirigente scolastico più tranquillo, poiché il Testo Unico si occupa delle responsabilità del ds che è il datore di lavoro ma è necessario ricordare che non ha potere di spesa. Non può avere responsabilità civili, penali e amministrative ma senza potere di spesa e interventi sull’edilizia, deve intervenire il proprietario dell’immobile. Sulla sicurezza abbiamo preparato delle mozioni che verranno discusse oggi nel corso del nostro I Congresso. Sono tante ancora le battaglie da portare avanti: il Fun, la Ria, la perequazione esterna. Per quanto riguarda le sedi scolastiche, Udir chiede di tornare alle norma precedente che ha tagliato un quarto dei plessi in un decennio circa, eliminare il fenomeno delle reggenze. Tra le nostre vittorie: abbiamo permesso ai dd.ss. dei comprensivi di poter fare i presidenti di commissione ed esteso la graduatoria di merito”. Per quanto riguarda poi il ritorno a scuola, il leader del sindacato ha affermato che “il problema è l’andamento della pandemia: ci vuole tanta responsabilità. Per Aristotele l’uomo è un animale sociale, ma bisognerebbe chiedere a lui cosa sia più virtuoso fare oggi. Se saremo tutti responsabili la curva si abbasserà e potremo vedere, caso per caso, attraverso lo screening se è possibile tornare. Ma i presidi devono avere gli strumenti per poter aprire in sicurezza. Necessario dunque tornare il classe ma in modo sicuro, utilizzando al meglio le risorse che arriveranno, così da avere una scuola migliore per tutti”.

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