Potenziare gli organici del personale scolastico, sia per migliorare la risposta degli istituti in chiave preventiva per i contagi da coronavirus, sia per avere una scuola di qualità anche quando l’emergenza pandemica sarà finita: è questa la filosofia che ha ispirato i promotori di una mozione presentata e approvata dal sindacato Udir nel corso del congresso nazionale. In entrambi i casi è necessario agire sul numero di alunni per classe, che non dovrà più superare quota 18, sull’affidamento alle scuole di assistenti tecnici specializzati nell’informatica e più collaboratori scolastici. Spazio anche per l’organico dell’autonomia.

Marcello Pacifico, presidente Udir: “Alle scuole servono più risorse umane e la ripartizione degli alunni va necessariamente rivista, superando i limiti esageratamente alti introdotti a partire dal dimensionamento previsto con la Legge 133/08. Come occorre un’assistenza tecnica, indispensabile per attuare la digitalizzazione degli istituti, e un maggior numero di collaboratori scolastici, anche per l’apertura delle scuole in orari pomeridiani e fino a sera. La mozione giunge al termine dei primi quattro anni di vita del nostro sindacato, che ha fatto della tutela dei diritti dei capi d’istituto un punto cardine per lo sviluppo della propria politica e azione sindacale unitamente a delle proposte di profonda modifica della figura del dirigente”.

Sono due le modalità di potenziamento del personale della scuola: quella che prevede la maggiorazione dell’organico in tempo di Covid e quella che introduce un allargamento degli organici in assoluto.

IL POTENZIAMENTO IN TEMPO DI COVID

Nel primo caso, che parte dallo stato emergenziale dovuto al Covid-19, il sindacato Udir ritiene che si debba agire sul numero di alunni per classe. Partendo dall’assunto del filosofo Umberto Garimberti, secondo il quale ad un insegnante per lavorare in modo efficace non bastano competenza e passione, ma deve potere contare su un’istituzione scolastica che garantisca classi di dimensioni più contenute, Udir ribadisce un concetto: “il numero degli alunni per classe non dovrebbe essere superiore a 15”. Si tratta di una disposizione utile anche dal punto di vista della sicurezza, perché verrebbe garantito il distanziamento necessario per evitare contagi. Se nella classe è presente poi un alunno disabile tale numero dovrà essere ridotto a 13.

L’organizzazione sindacale reputa fondamentale che venga introdotto un assistente tecnico dell’area informatica in ogni istituzione scolastica del primo ciclo per 36 ore settimanali. Per quanto riguarda gli assistenti tecnici del secondo ciclo, Udir chiede l’aumento di una unità, sempre dell’area informatica, rispetto a quelle presenti in organico di fatto. È inoltre mantenere l’aumento del numero di collaboratori scolastici, confermando per almeno il prossimo anno scolastico i collaboratori assunti in rinforzo per emergenza Covid.

IL POTENZIAMENTO DOPO IL COVID

Per quel che concerne gli organici da integrare, una volta che sarà terminata l’emergenza Covid-19, Udir ritiene che la quantità di alunni per classe non debba in alcun caso essere superiore a 18 iscritti. Qualora nella classe sia presente un alunno diversamente abile, tale numero dovrà essere ridotto a 16. Va comunque sempre garantita la presenza di un assistente tecnico dell’area informatica in ogni istituzione scolastica per 36 ore settimanali.

Come va assicurata la presenza di assistenti tecnici informatici (o similari) nelle istituzioni scolastiche del secondo ciclo, sulla base di una “definizione certa ed oggettiva degli organici in relazione alla presenza di laboratori fissi e/o mobili e in relazione agli strumenti informatici presenti nelle varie scuole”. Così come si dovrà necessariamente operare per l’organico di diritto dei collaboratori scolastici, che dovrà essere aumentato in percentuale rispetto alla presenza di alunni con disabilità gravissimi e non autosufficienti (a titolo di esempio, si possono considerare tre alunni per collaboratore).

LE ALTRE DISPOSIZIONI

Sempre nella mozione approvata si ritiene poi che il cosiddetto” organico di potenziamento” dovrebbe essere definito “organico dell’autonomia”, nel senso che dovrebbe essere richiesto in riferimento alle esigenze reali della scuola. Inoltre, il sistema di reclutamento dei docenti dovrebbe prevedere, per tutti, una formazione pedagogica e psicologica continua e permanente. Come “risulta indispensabile, affrontare e predisporre azioni volte ad ottenere una precisa regolamentazione relativa alle procedure ed alla normativa, in tal modo, sarebbe garantita per i presidi una regolamentazione certa e adeguata anche al rispetto delle specifiche esigenze del territorio e delle singole autonomie scolastiche”.

 

 

PER APPROFONDIMENTI:

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