Oggi pomeriggio Udir, nella confederazione Confedir, ha partecipato a un incontro on line, insieme con le altre organizzazioni sindacali, con il ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta sulla “Riforma della pubblica amministrazione, rinnovi contrattuali 2019-2021”
Il giovane sindacato che tutela i dirigenti scolastici, in vista del rinnovo contrattuale 2019/2021, si pone un obiettivo fondamentale: raggiungere la perequazione retributiva con gli altri Dirigenti dell’Area C. In base ai dati riportati nell’Atto di Indirizzo inviato dal Governo all’ARAN per la stipula del CCNL 2016/2018, al 31 dicembre 2015, questa la sperequazione tra i dirigenti scolastici e gli altri dirigenti dell’Area:
|
MONTE SALARI LORDO STATO |
DIRIGENTI IN SERVIZIO |
MEDIA PRO CAPITE |
DIRIGENTI SCOLASTICI |
597.000.000,00 |
7.452 |
80.112,72 |
ALTRI DIRIGENTI |
47.000.000,00 |
353 |
133.144,48 |
|
|
|
|
La sperequazione era pari in media a 53.031,75 euro annui lordo stato, che equivalgono a 38.323,28 euro annui lordo dipendente; stiamo parlando di quasi 3.000 euro al mese. Con il CCNL 2016/2018, i dirigenti scolastici hanno ottenuto la perequazione sulla retribuzione di posizione/parte fissa; l’importo viene fissato in 12.565,11 euro annui sia per i Dirigenti Scolastici che per gli altri dirigenti di seconda fascia dell’Area C; tenendo conto che la perequazione sullo stipendio tabellare era già stata ottenuta con il primo contratto dell’AREA V, ad oggi c’è una perequazione nella retribuzione fissa tra tutti i Dirigenti dell’AREA.
Ma sul totale della retribuzione, cosa succede? Con il CCNL 2016/2018 hanno recuperato circa 8.000 euro rispetto agli altri dirigenti dell’Area, la sperequazione dopo il contratto ammonta quindi a circa 30.000 euro annui e la situazione non è certo migliorata in seguito, dato che non si riesce nemmeno a stipulare i contratti regionali fermi al 2016/2017 per mancanza di risorse.
Eppure la dirigenza delle Istituzioni Scolastiche prevede funzioni, competenze, attribuzioni e soprattutto responsabilità che sono proprie più degli organi di vertice dell’Amministrazione, che degli organi intermedi o subordinati: è responsabile legale di un’istituzione autonoma di rilevanza costituzionale; gestisce un’istituzione molto complessa; è responsabile della gestione di risorse economiche e finanziarie; è datore di lavoro; interloquisce con una pluralità di soggetti istituzionali e non istituzionali; ha la possibilità di espandere il servizio e di acquisire a tal fine risorse aggiuntive, oltre quanto strettamente stabilito dalla legge. Per non parlare delle responsabilità che si sono aggiunte negli ultimi tempi, da quelle legate alla sicurezza degli edifici a quelle legate alla gestione dell’emergenza Covid.
Udir chiede perciò che venga stabilito nella prossima Legge di Bilancio uno stanziamento straordinario da utilizzare nell’ambito del rinnovo contrattuale 2019/2021 che permetta di stabilire un trattamento economico per i dirigenti scolastici pienamente perequato con quello degli altri dirigenti di seconda fascia dell’Area.
PER APPROFONDIMENTI:
Scuole in sicurezza a settembre: Udir invia al CTS riunito oggi con i sindacati le sue proposte
RILANCIO ITALIA - Pacifico (Confedir) interviene al CNEL
Confedir-Udir presentano un documento su Rilancio Italia: puntare su prevenzione e sicurezza
- Dettagli
- Categoria: In primo piano
- Pubblicato: 12 Marzo 2021