Il giovane sindacato, che tutela i dirigenti scolastici, ha suggerito ai Senatori della V Commissione degli emendamenti al Sostegni Ter. Udir aveva sottolineato la necessità di promuovere una mobilità straordinaria anche in occasione dell’audizione presso la VI Commissione del Senato di qualche giorno fa

 

Sulla mobilità, secondo il sindacato, ci sono delle norme vecchie inamovibili che rendono difficoltosa la mobilità soprattutto da una regione all'altra. Il sindacato propone che ci sia uno snellimento delle procedure e la messa a disposizione dei dirigenti scolastici del 100% dei posti disponibili in altre regioni, seguendo le norme relative alla posizione delle graduatorie, alla valutazione del servizio e dei titoli.

Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Udir, ha affermato che “bisogna dare risposte ai dirigenti scolastici finiti in una situazione incatenata, in cui non si ravvisa più la possibilità di tornare nelle regioni di origine o in un luogo dove si desidera vivere. Si chiede una mobilità straordinaria proprio per permettere a loro di spostarsi: il lavoro del dirigente scolastico è già complicato, le loro responsabilità sono aumentate ulteriormente a causa dell’emergenza Covid, se è possibile venire incontro alle loro esigenze e i posti ci sono pensiamo sia doveroso permettere ai presidi di conciliare il diritto al lavoro con quello alla famiglia”.

Il primo emendamento “Mobilità dirigenti scolastici deroga al parametro del 30% sulla mobilità interregionale”, si pone l’obiettivo di sbloccare la grave situazione di disagio a cui sono soggetti numerosi dirigenti scolastici collocati fuori regione e di evitare l’ulteriore stallo della mobilità interregionale a cui sarebbero soggetti molti dei presidi vincitori del concorso 2017 e collocati fuori regione, nonché i dirigenti scolastici in ruolo da anni e assegnati fuori della propria regione, a seguito dei divieti di spostamento dettati dalla pandemia.

Il secondo emendamento, “Sblocco della mobilità interregionale e mobilità straordinaria per i dirigenti scolastici”, si pone l’obiettivo di sbloccare la grave situazione di disagio a cui sono soggetti numerosi dirigenti scolastici collocati fuori regione e di evitare l’ulteriore stallo della mobilità interregionale a cui sarebbero soggetti molti dei presidi vincitori del concorso 2017 e collocati fuori regione.

 

I due emendamenti Udir per la Mobilità dei dirigenti scolastici

Mobilità dirigenti scolastici deroga al parametro del 30% sulla mobilità interregionale

“In ragione dell’emergenza epidemiologica, tutti i dirigenti scolastici, per le operazioni di mobilità relative all’a. s. 2022/2023 possono presentare domanda di trasferimento sul 100% dei posti vacanti e disponibili, in via del tutto straordinaria e in deroga ai vincoli legislativi e contrattuali vigenti, senza il nulla osta da parte dell’ufficio scolastico regionale di provenienza.”

MOTIVAZIONE: la norma si pone l’obiettivo di sbloccare la grave situazione di disagio a cui sono soggetti numerosi Dirigenti Scolastici collocati fuori regione e di evitare l’ulteriore stallo della mobilità interregionale a cui sarebbero soggetti molti dei Dirigenti Scolastici vincitori del concorso 2017 e collocati fuori regione nonché i dirigenti scolastici in ruolo da anni e assegnati fuori della propria regione, a seguito dei divieti di spostamento dettati dalla pandemia. Articolo 19 ter

 

Sblocco della mobilità interregionale e mobilità straordinaria per i Dirigenti Scolastici

I Dirigenti Scolastici, assunti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e che superano l’anno di prova, sono tenuti a permanere nella regione di assegnazione per un periodo non superiore a 3 anni. A domanda, ogni anno, vengono conferiti incarichi dirigenziali a Dirigenti Scolastici provenienti da altre regioni per il 100% complessivo dei posti vacanti e disponibili. Per la mobilità relativa all’anno scolastico 2022/2023, i Dirigenti Scolastici immessi in ruolo nell’a.s. 2020/2021 e 2021/2022, a seguito del concorso bandito nel 2017, possono presentare domanda di trasferimento su tutti i posti vacanti e disponibili, in via del tutto straordinaria, nel rispetto della graduatoria di merito, tenuto conto anche dell’anzianità di servizio maturata nel ruolo di dirigente prima delle nuove immissioni in ruolo per l’a.s. 2022/2023.

MOTIVAZIONE: la norma si pone l’obiettivo di sbloccare la grave situazione di disagio a cui sono soggetti numerosi Dirigenti Scolastici collocati fuori regione e di evitare l’ulteriore stallo della mobilità interregionale a cui sarebbero soggetti molti dei Dirigenti Scolastici vincitori del concorso 2017 e collocati fuori regione.

 

 

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