Udir ha raccolto le azioni di cui debbono farsi carico, in questo ambito, il dirigente scolastico e gli organi collegiali. Innanzitutto, i riferimenti normativi della materia sono legati a doppio filo alla legge del 29 maggio 2017, n. 71, dal titolo "Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo", (17G00085) (GU Serie Generale n.127 del 03-06-2017). Occorre, inoltre, aggiornare il Piano Triennale dell'offerta formativa prevedendo gli obiettivi rivolti alla formazione degli alunni. Ma anche riformulare il Patto di corresponsabilità educativa da condividere con i genitori, disporre nel Regolamento d’Istituto le misure disciplinari rieducative, non punitive, per eventuali casi.

L’appuntamento è all'Hotel San Paolo Palace del capoluogo siciliano, a partire dalle ore 08.30: tra i relatori ci saranno il medico esperto Vittorio Lodolo D'Oria, lo psicologo Giuseppe Lavenia, l'avvocatessa Vania Cirese e la dirigente scolastica Concetta Giannino. Concluderà i lavori Marcello Pacifico, presidente Udir.

 

Il crescente bullismo nelle aule scolastiche e l’imperversare del cyberbullismo sul web sono temi scottanti, che obbligano la scuola ad azioni formative e a nuovi adempimenti. Ma le scuole sono preparate a questo? I presidi conoscono la normativa da attuare nei casi di episodi sospetti o accertati nel proprio istituto? Le scuole conoscono gli adempimenti da adottare per prevenire in modo efficace gli episodi di devianza giovanile all’interno dei loro plessi scolastici?

Probabilmente no. Udir ha raccolto le azioni di cui debbono farsi carico, in questo ambito, il dirigente scolastico e gli organi collegiali. Innanzitutto, i riferimenti normativi della materia sono legati a doppio filo alla legge del 29 maggio 2017, n. 71, dal titolo "Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo", (17G00085) (GU Serie Generale n.127 del 03-06-2017).

Occorre, inoltre, obbligatoriamente aggiornare il Piano triennale dell'offerta formativa, attraverso apposita delibera del Collegio dei Docenti, prevedendo gli obiettivi rivolti alla formazione degli alunni. Ma anche riformulare il Patto di corresponsabilità educativa da condividere con i genitori, disporre nel Regolamento d’Istituto le misure disciplinari rieducative, non punitive, per eventuali casi.

L'azione più forte ed efficace rimane, però, sempre quella preventiva: quella che i docenti, appositamente formati dal referente scolastico e dalla scuola Polo regionale, svolgono periodicamente con gli alunni nelle classi, a cominciare dalle quarte e quinte della scuola primaria, al fine di insegnare quali sono i reati e i comportamenti illeciti nascosti anche dietro un semplice clic. L’obiettivo, infatti, è quello di formare i giovani e rieducarli ad una nuova modalità di comunicazione sui social, non aggressiva e fatta di parole "non ostili", mai generative di conflitti ma sempre ricche di “ponti” con il cosiddetto “altro da sé”. Tutto ciò, va attuato con l'aiuto di esperti psicologi, pedagogisti, legali e polizia postale in un'ottica interistituzionale. 

Su questi temi, l'Udir, sindacato dei dirigenti scolastici, organizza per domenica 20 maggio alle ore 08.30 a all'Hotel San Paolo Palace di Palermo, un convegno sul tema. Tra i relatori ci saranno il medico esperto Vittorio Lodolo D'Oria, lo psicologo Giuseppe Lavenia, l'avvocatessa Vania Cirese e la dirigente scolastica Concetta Giannino. Concluderà i lavori Marcello Pacifico, presidente Udir.

 

 

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