Si avvisa l’utenza che lunedì 18 dicembre scadrà il termine per la presentazione delle dichiarazioni Imu e Tasi. Per chiarimenti, Cedan ricorda che, grazie alle sue attività, è a completa disposizione.
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Possibili novità sul fronte pensioni per i lavoratori impiegati nelle aziende; infatti, è stata citata l’isopensione per la prossima legge di bilancio 2018. Facciamo maggior chiarezza. Attualmente un lavoratore per andare in quiescenza con i requisiti della pensione di vecchiaia dovrà compiere 67 anni, dato l’adeguamento alle speranze di vita previsto per il 2019 (adeguamento che ricadrà ogni 4 anni) e aver maturato almeno 20 anni di contributi. A tal proposito è stata diffusa, non ufficialmente, la possibilità di anticipare di ben 7 anni l’uscita dal mondo del lavoro, con uno scivolo già previsto dalla riforma Fornero e conosciuto come isopensione o assegno di esodo che avrà validità per il triennio 2018-2020. Ricordiamo che nella predetta riforma l’anticipo dell’uscita era di 4 anni.
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Rimane un sogno l’equiparazione dei dirigenti scolastici alla dirigenza pubblica della stessa area: per recuperare parte del gap di 38mila euro annui, sono previsti nel disegno di legge n. 2960 aumenti netti mensili di soli 154 nel 2018, appena 186 nel 2019 e 431 euro dal 2020, a regime. Ma con il contratto si perderebbero comunque complessivamente nel quinquennio 2015/2020 almeno 42.159 euro lordi. Recupera tale somma con i ricorsi patrocinati da Udir. Per aderire vai al seguente link.
Marcello Pacifico (Udir-Confedir): La nuova quota finanziata è messa a disposizione dal Governo per la contrattazione attuale. Ma siccome il contratto è virtualmente sbloccato da settembre 2015, accordo nel quale sono confluite le posizioni di tutti i dirigenti della stessa area di cui si vuole raggiungere la perequazione, per lo studio legale dell'Udir deve essere versata proprio a partire da tale data l'intera differenza della mancata retribuzione di posizione parte fissa non assegnata per un totale nel quinquennio di 42.159 euro. In attesa di diventare rappresentativi in base alle deleghe che saranno registrate entro dicembre Udir, che aveva già presentato un emendamento in Senato per sanare la questione, dichiarato poi inammissibile, fin da adesso annuncia la volontà di ricorrere al giudice del lavoro non per ottenere la perequazione esterna della parte fissa della retribuzione di posizione che è in questo momento prevista nel disegno di legge, ma la corresponsione di tutti gli arretrati a far fede dallo sblocco del contratto in cui sono confluite tutte le aree della stessa dirigenza del ministero dell'istruzione e della ricerca.
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Dalla percentuale di aumento ipotizzato, come descritto nella relazione tecnica allegata al disegno di legge 2960, si ricavano gli aumenti mensili lordi per dipendente pubblico per gli anni 2016-2018, nel rispetto asserito dell’intesa raggiunta tra Governo e le organizzazioni sindacali del 30 novembre scorso. Per il biennio 2016/2017, netto dell’assegno di indennità di vacanza contrattuale (IVC), bloccato dal 2008 al 2018, sono previsti appena 9 euro di aumenti mensili. E solo 54 euro per il 2018. Al netto dei ricorsi e delle diffide per sbloccare l’indicizzazione dell’Indennità di vacanza contrattuale, la firma di questo contratto farebbe perdere 4.732 euro lordi a dirigente pubblico.
Marcello Pacifico (presidente Udir): Bisogna calcolare che gli aumenti sono lordo Stato, per cui si deve dividere per 1,3838 e a sua volta detrarre il 35% di tassazione lordo dipendente. Eppure, se si sbloccasse l'indicizzazione dell'indennità di vacanza contrattuale dal 1° settembre 2015, per lo stesso triennio, lo Stato dovrebbe assegnare 4.732 euro lordi di arretrati e poi 368 euro mensili per il solo 2018. Per questo motivo, è importante inviare la diffida in attesa di una nuova pronuncia della Consulta per interrompere la prescrizione.
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Il Miur ha diramato il decreto n. 919 del 23 novembre 2017, avente per oggetto i pensionamenti del personale scolastico a decorrere dal 1° settembre 2018, e la relativa circolare n. 50436 recante indicazioni e istruzioni operative. Il personale scolastico, interessato a produrre domanda di collocamento a riposo potrà produrre domanda, tramite procedura web POLIS “ISTANZE ON LINE”, entro il prossimo 20 dicembre 2017. Le domande trattenimento in servizio, ai sensi dell’articolo 1, comma 257, della legge n. 208/2015, o per raggiungere il minimo contributivo vanno presentate in modalità cartacea presso la segreteria scolastica della sede di titolarità del richiedente.
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