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Si comunica che Venerdì 14 luglio 2023 la segreteria nazionale udir rimarrà chiusa, le normali attività riprenderanno lunedì 17 luglio 2023

Stamani, presso la Camera dei deputati, il giovane sindacato Udir, con la delegazione Confedir, è stato audito presso le Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e XI (Lavoro) su DL 75/2023 - PA Bis. La delegazione Confedir era composta da Maria Assunta Miele e Chiara Cozzetto.

“Per quanto riguarda i dirigenti scolastici - ha affermato Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato – Udir, grazie all'audizione Confedir, ha chiesto una deroga al dimensionamento, l'aumento del FUN per equiparare le aree della dirigenza e soluzioni per i dirigenti scolastici licenziati esclusi dall'ultimo intervento normativo”.

Stamani, presso la Camera dei deputati, Anief è stata audita presso le Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e XI (Lavoro) su DL 75/2023 - PA Bis. Marcello Pacifico, leader del giovane sindacato, ha sottolineato come la scuola abbia bisogno “di un organico aggiuntivo di personale docente educativo e Ata per attuare il PNRR, di soluzioni per integrare le graduatorie del concorso straordinario; di reintegrare il personale docente licenziato che ha superato l'anno di prova, e di interventi per garantire l'accesso in sovrannumero dei percorsi abilitanti di 30 CFU al personale docente di ruolo, precario con 36 mesi di servizio, ingabbiato”.

Come si fa a gestire 38 plessi scolastici sparsi in undici comuni distanti fino a quasi 40 chilometri l’uno dall’altro? L’impresa impossibile è quella che ogni giorno affronta un dirigente scolastico di Avellino. Il preside è Franco Di Cecilia e in questi giorni ha inviato un appello: ridurre il parametro dei 900 alunni imposti con il dimensionamento previsto dal governo, perché peggiorerebbe la situazione, mentre servirebbero deroghe per i territori montani. Il preside non si limita a lanciare appelli: ha già detto, a Il Mattino, che intende avviare una vertenza da parte della Provincia di Avellino nei confronti della Regione e del Parlamento italiano chiedendo anche che “non prevalgano logiche politiche o di centralità geografica”.