sacchiPer il personale precario e di ruolo dopo il 6.5.2000 o che abbia optato per il passaggio dal regime TFS a TFR con versamento su Espero per recuperare il 2,5% per ogni anno e interrompere la trattenuta (più di 12.000 €). Per l’accertamento del credito del 2,69% per 2011 e 2012 degli assunti prima del 6.5.2000 in regime di TFS (più di 3.000 €).
E' necessario ricorrere per recuperare credito TFR o interrompere la trattenuta.

 

 

Viste le numerose richieste e considerato che il credito esigibile è soggetto ad una prescrizione decennale, ANIEF ha deciso di snellire la procedura di compilazione della diffida per l’interruzione della trattenuta illegittima in busta paga del 2,5% per il TFR, per la restituzione delle somme indebitamente prelevate e l’accredito figurativo dell’intero trattamento fine rapporto, nonché per l’accertamento del credito del 2,69% per il TFS.

 

I recenti comunicati di alcune OO.SS. che invitano a inviare i modelli di diffida per la sola interruzione della trattenuta del TFR senza richiedere il risarcimento delle somme indebitamente prelevate dallo Stato e senza invitare a ricorrere per paura di giudizi negativi espressi dai tribunali per l’assenza di risorse pubbliche sono sconcertanti e al di fuori del diritto. Bisognerebbe chiedere a questi sindacalisti perché hanno impiegato 13 anni per avvertire i lavoratori, senza alcuna vertenza preventiva, dell’illegittimità della trattenuta e perché il Codice Civile sul recupero delle somme dovute secondo loro non sia valido. Forse farebbero meglio a dimettersi.

 

ANIEF invita tutto il personale della scuola a scaricare dai link in fondo, compilare e inviare il modello rispondente alla propria situazione (precario in servizio e non in servizio/TFR, di ruolo post 2000, di ruolo ante 2000/TFS). La necessità di interrompere i termini di prescrizione decennale, vista la difficoltà del reperimento delle prove documentarie per il ricorso (cedolini mensili) ci ha indotto ad accompagnare alla procedura telematica quella cartacea, in cui si chiede la restituzione ma non si documenta l’esattezza del credito vantato da quantificare all’atto del ricorso.

 

In ogni caso, in vista del probabile rifiuto dell’Amministrazione a rimborsare gli importi indebitamente trattenuti e della conseguente necessità di adire le vie giudiziarie, ANIEF invita tutti gli interessati ad attivarsi immediatamente per reperire le vecchie buste paga ed i CUD degli anni pregressi, che dovranno necessariamente essere prodotti in contenzioso al momento della convocazione per la firma del mandato.

 

Resta inteso che coloro che hanno già compilato ed inviato il modello di diffidautilizzando l’applicazione on line sul sito ANIEF (che comunque rimane disponibile per chi abbia già a disposizione tutti i cedolini e possa già quantificare l’entità del rimborso da richiedere) non dovranno inviare nuovamente la diffida.