Vittoria piena dell'Anief presso il Tribunale del Lavoro di Roma in favore dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante: altre due immissioni in ruolo retrodatate al 1° settembre 2015 e conferma del diritto dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante già inseriti in GaE alla partecipazione al piano straordinario di immissioni in ruolo 2015/2016. Ancora aperte le adesioni ai nuovi ricorsi Anief per l'inserimento in GaE.
Ancora un successo targato Anief nella battaglia per la tutela dei diritti dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002: due nuove sentenze del Tribunale del Lavoro di Roma ristabiliscono il diritto alla partecipazione al piano straordinario di immissioni in ruolo decretato dalla Legge 107/2015 dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante già destinatari di sentenza definitiva del Consiglio di Stato. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Salvatore Russo travolgono nuovamente il MIUR in tribunale e ottengono piena ragione in favore di altre due docenti che si sono rivolte al nostro sindacato per la tutela dei propri diritti. I due provvedimenti, chiari e lineari nelle loro determinazioni, condannano il MIUR per l'illegittima esclusione delle docenti dalla possibilità di partecipare alle immissioni in ruolo della cosiddetta Fase C dell'a.s. 2015/2016, con conseguente declaratoria del loro diritto alla stipula di contratto di lavoro a tempo indeterminato con decorrenza dal 1° settembre 2015 e condanna ulteriore del Ministero al pagamento di 4.000 Euro di spese di soccombenza. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Ancora due sentenze che ci danno ragione e che condannano il MIUR al rispetto del giudicato e dei diritti dei lavoratori della scuola. Confermiamo il nostro impegno nella tutela di tutti quei docenti abilitati illegittimamente esclusi dalla possibilità di accedere alle procedure di immissione in ruolo come sarebbe loro diritto”.
I provvedimenti ottenuti dai legali Anief sono chiari e lineari nelle loro determinazioni e ribadiscono quanto da sempre sostenuto dall'Anief, unico sindacato che da sempre si è schierato al fianco dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante tutelando i loro diritti in tutte le sedi, al fine di veder loro correttamente riconosciuto il diritto all'inserimento in GaE e all'immissione in ruolo. Il Giudice del Lavoro della capitale, infatti, ribadisce a chiare lettere come la precedente sentenza del Consiglio di Stato, ormai passata in giudicato e ottenuta dalle ricorrenti, faccia “sorgere a carico dell’amministrazione l’obbligo di disporre l’inserimento in graduatoria dei ricorrenti con efficacia a decorrere dalla data della prima pubblicazione di tali graduatorie (luglio 2014)” in quanto tale sentenza “ha in realtà effetto fin dalla pubblicazione del D.M. 235/2014 (aprile 2014) e delle consequenziali graduatorie (luglio 2014). E ciò comunque in applicazione dei principi generali per i quali la sentenza di annullamento emessa dal giudice amministrativo opera “ex tunc”, eliminando dalla realtà giuridica il provvedimento annullato fin dall’origine, cioè sin dall’emanazione dell’atto stesso”.
Dichiarando, pertanto, che “la ricorrente era quindi da intendersi “soggetto iscritto a pieno titolo nelle graduatorie ad esaurimento” per effetto della sentenza del Consiglio di Stato e del provvedimento emesso dal Miur in ottemperanza alle relative statuizioni”, dichiara “la validità ed efficacia della domanda di partecipazione alla fase C del piano straordinario di immissione in ruolo ed il diritto della ricorrente ad essere convocata per le immissioni in ruolo disposte nell’a.s. 2015/2016 nella fase C del piano di assunzione varato con la legge 107/2015; dichiara inoltre l’utile collocazione in graduatoria di parte ricorrente per ottenere l’assunzione a tempo indeterminato per la classe di concorso Scuola Primaria (EEEE) in relazione alle immissioni in ruolo disposte nell’a.s. 2015/2016 nella così detta fase C del piano varato con la legge 107/2015, con decorrenza 1.9.2015”. In pieno accoglimento del ricorso, pertanto, i legali Anief ottengono una vittoria completa con la condanna dell’amministrazione convenuta a emanare ogni atto necessario per riconoscere le ricorrenti quali destinatarie di una proposta di assunzione a tempo indeterminato, con decorrenza dal 1/9/2015, per la classe di concorso Scuola Primaria (EEEE) nell’ambito della Provincia di interesse con conseguente condanna del MIUR a emanare tutti gli atti necessari per il riconoscimento di tale diritto e a rifondere le spese processuali liquidate in un totale di 4.000 euro oltre accessori.
“Ancora due sentenze che ci danno ragione – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – e che condannano il MIUR al rispetto del giudicato e dei diritti dei lavoratori della scuola. Confermiamo il nostro impegno nella tutela di tutti quei docenti abilitati illegittimamente esclusi dalla possibilità di accedere alle procedure di immissione in ruolo come sarebbe loro diritto”. L'Anief ha già aperto le preadesioni ai ricorsi 2017 volti a ottenere l'inserimento in GaE di tutti i docenti abilitati.
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- Categoria: In primo piano
- Pubblicato: 09 Maggio 2017