Dai sindacati rappresentativi giungono parole di apprezzamento. Udir, invece, ritiene vi non sia troppo da stare allegri: il fondo rimane a regime infatti inferiore rispetto a quello attivato nel 2011 e decisamente parziale rispetto a quello in dotazione alle altre area della dirigenza pubblica.

Marcello Pacifico (Udir): Lo storno nel Fun della Ria dei presidi cessati in servizio, invece, è stata inserita nel vecchio CCNL per non riconoscerla ai neo-assunti dirigenti scolastici dal 2001. Di questa totale irregolarità c'è ben poco da vantarsi. Un sindacato rappresentativo dovrebbe impugnare i Contratti integrativi regionali, per richiedere subito la perequazione della parte fissa della retribuzione di risultato. E rivendicare tutte le “voci” sottratte in busta paga, a partire della Ria che continua ad essere negata a tutti i dirigenti assunti negli ultimi anni. Noi siamo al fianco dei presidi e abbiamo portato avanti dei ricorsi che possano ridare dignità e rispetto a una categoria schiacciata da abnormi responsabilità, in cambio di stipendi bassi, in strutture che li espongono a gravi problemi legali e di sicurezza, visto che la metà degli istituti che dirigono sono stati costruiti prima del 1971. Di queste e altre problematiche discuteremo nei prossimi incontri che porteremo in giro per l’Italia: vi diamo appuntamento al primo convegno nazionale del nuovo anno a Palermo.

Udir ricorda che sono attivi i ricorsi per Fun, Ria e Perequazione esterna. Scarica la locandina del convegno nazionale a Palermo,in programma il prossimo 19 maggio, e la scheda di adesione.

 

Il Fondo Unico Nazionale rivolto ai dirigenti scolastici è stato incrementato di 10 milioni di euro: lo annuncia l’Anp, anticipando anche che nelle prossime ore il Miur invierà agli Uffici scolastici regionali la ripartizione necessaria per ripartire le quote, relative all’anno scolastico 2016/17, sulla base dei criteri già adottati per l’attribuzione delle quote regionali del fondo nazionale. Anche la Cisl spende parole di apprezzamento: spiegano che le organizzazioni sindacali hanno condiviso “l’interpretazione del MIUR e comunque hanno apprezzato l’impegno all’integrazione del FUN 2016/2017, volto ad ammortizzare il decremento delle risorse stanziate nella legge 107/2015”. L’Udir, invece, non ritiene che vi sia troppo da stare allegri, poiché il fondo nazionale rimane a regime inferiore rispetto a quello attivato nel 2011 e decisamente parziale rispetto a quello in dotazione alle altre area della dirigenza pubblica.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, “lo storno nel Fun della Ria dei presidi cessati in servizio, invece, è stata inserita nel vecchio CCNL per non riconoscerla ai neo-assunti dirigenti scolastici dal 2001. Di questa totale irregolarità c'è ben poco da vantarsi. Un sindacato rappresentativo dovrebbe impugnare i Contratti integrativi regionali, per richiedere subito la perequazione della parte fissa della retribuzione di risultato. E rivendicare tutte le “voci” sottratte in busta paga, a partire della Ria che continua ad essere negata a tutti i dirigenti assunti negli ultimi anni. Perché un sindacato degno di questo nome, non può accontentarsi e decantare i piccolissimi risultati che servono davvero a poco e non risolvono nulla”.

“Noi, dal canto nostro – continua Pacifico - siamo al fianco dei dirigenti scolastici e abbiamo portato avanti dei ricorsi che possano ridare dignità e rispetto a una categoria schiacciata da abnormi responsabilità, in cambio di stipendi inferiori a quelli degli altri colleghi dirigenti delle altre aree, in strutture che li espongono a gravi problemi legali e di sicurezza poiché la metà degli istituti che dirigono sono stati costruiti prima del 1971. Di queste e altre problematiche discuteremo nei prossimi incontri che porteremo in giro per l’Italia; vi diamo appuntamento al primo convegno nazionale del nuovo anno a Palermo previsto per il prossimo 19 maggio 2018”, termina il presidente del giovane sindacato Pacifico.

Udir ricorda che sono attivi i ricorsi per Fun, Ria e Perequazione esterna.

Scarica la locandina del convegno nazionale a Palermo, in programma il prossimo 19 maggio 2018 e la scheda di adesione.

 

 

 

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