Di fronte alle insistenze dei sindacati, innescate dall’Udir ed espresse il 30 ottobre nel corso dell’incontro con i dirigenti Miur, l’amministrazione scolastica centrale ha fatto un passo indietro: anche gli altri capi d’istituto potranno candidarsi a ad avere il ruolo che gli spetta negli Esami di Stato 2018 delle superiori. Per farlo, dovranno produrre domanda cartacea all’Ufficio Scolastico Regionale di competenza, indicando anche il nominativo del loro sostituto, per condurre la scuola durante i giorni di assenza. Per la sostituzione nella presidenza degli Esami di Stato della scuola media da attuare individuando un docente di scuola secondaria di primo grado non impegnato in Commissione. Su queste novità, il Ministero dell’Istruzione ha preso l’impegno di pubblicare al più presto una Nota ufficiale che andrà ad integrare e a modificare la Circolare Miur 4537 del 16 marzo scorso.
Marcello Pacifico (presidente Udir): La minaccia del ricorso Udir contro la palese esclusione illegittima dei dirigenti scolastici dalla maturità ha sortito il suo effetto. Si tratta di un risultato importante, raggiunto, come in altre occasioni, in solitudine, visto che siamo stati gli unici a presentare formale ricorso. È la dimostrazione che certi tipi di azioni hanno sempre buone possibilità di fare rispettare la giustizia, anche senza arrivare in tribunale.
L’azione sindacale dell’Udir ha convinto il Ministero dell’Istruzione ad adottare il buon senso: il divieto di nominare come Presidenti di Commissione della scuola superiore i dirigenti scolastici che operano negli istituti comprensivi, nelle direzioni didattiche, nei Cpia e nelle scuole secondarie di primo grado, previsto dal decreto legislativo n. 62/2017, sembrerebbe essere venuto meno. Di fronte alle insistenze dei sindacati, innescate dall’Udir ed espresse il 30 ottobre nel corso dell’incontro con i dirigenti Miur, di aprire agli Esami di Stato della secondaria di secondo grado a tutti i dirigenti scolastici, l’amministrazione scolastica centrale ha fatto un passo indietro.
“Considerato che non ci sono i più i tempi per modificare la piattaforma Polis – riferisce Orizzonte Scuola, rendicontando l’incontro tenuto il 30 marzo - i dirigenti delle scuole secondarie di primo grado e degli istituti comprensivi interessati possono presentare la domanda di partecipazione in modalità cartacea. La domanda va indirizzata all’USR competente per territorio. La valutazione della domanda avverrà secondo l’ordine di priorità previsto dalla normativa”.
Il Miur ha anche specificato che i “dirigenti scolastici delle scuole secondarie di primo grado e degli istituti comprensivi, nominati agli esami di Maturità, sono sostituiti alla presidenza della Commissione dell’esame di Stato di I grado da un collaboratore, secondo quanto previsto dal D.lgs. n. 62/2017 e dal DM n. 741/2017. Il sostituto del dirigente deve appartenere al ruolo della secondaria e non deve far parte del consiglio di classe delle terze. Il Ministero - infine - emanerà a breve una nota di chiarimento”.
In pratica, i dirigenti scolastici titolari negli istituti comprensivi, nelle direzioni didattiche, nei Cpia e nelle scuole secondarie di primo grado dovranno produrre domanda cartacea all’Ufficio Scolastico Regionale di competenza, indicando anche il nominativo del loro sostituto che condurrà la scuola durante i giorni di assenza, in particolare per la sostituzione nella presidenza degli Esami di Stato della scuola media da attuare individuando un docente di scuola secondaria di primo grado non impegnato in Commissione. Su queste novità, il Ministero dell’Istruzione ha preso l’impegno di pubblicare al più presto una Nota ufficiale che andrà ad integrare e a modificare la Circolare Miur 4537 del 16 marzo scorso.
“La minaccia del ricorso Udir contro la palese esclusione illegittima dei dirigenti scolastici dalla maturità ha sortito il suo effetto – spiega il suo presidente nazionale Marcello Pacifico -: si tratta di un risultato importante, raggiunto, come in altre occasioni, in solitudine, visto che siamo stati gli unici a presentare formale ricorso. È la dimostrazione che certi tipi di azioni hanno sempre buone possibilità di fare rispettare la giustizia, anche senza arrivare in tribunale”.
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- Pubblicato: 31 Marzo 2018