Probabilmente il 28 novembre si firmerà il contratto: i sindacati rappresentativi continuano a tacere sulla retribuzione variabile e accessoria, mentre Udir ritiene che si debba ottenere almeno il minimo sindacalecon il recupero degli 8 mila euro della perequazione esterna già dal 2016 e della RIA dei presidi andati in quiescenza dal 1 settembre 2012. Ridicoli anche gli aumenti, meno della metà dell'inflazione cresciuta durante il blocco contrattuale, mentre permane l'obbligo della sbagliata valutazione del portfolio. Per il giovane sindacato non ci sono le condizioni per firmare. In questi giorni Udir ha predisposto una piattaforma per il rinnovo del CCNL 2016/18 in dieci punti. Di seguito, riportiamo l’attenta analisi del DS Pietro Perziani, esperto conoscitore ed estensore del primo contratto della dirigenza scolastica, impegnato tra l’altro come formatore, in questi mesi, nelle giornate di studio organizzate da Udir. Sarà presente a Verona(scheda di adesione) e a Rende (scheda di adesione). Per partecipare inviare la scheda all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Dai resoconti sindacali dell’ultimo incontro Aran, pare che il 28 novembre ci potrebbe essere la firma del contratto, perché l’Aran ha accettato la richiesta dei sindacati: la perequazione sulla retribuzione di posizione/quota fissa da subito, a partire dal 2018. Le risorse per la retribuzione fissa, i 96 milioni della Legge di Bilancio, vanno a regime nel 2020: si tratta quindi di assicurarsene l’utilizzo per intero già nell’ambito di questo contratto.
Il problema è: dove reperire le risorse che mancano, in attesa che si arrivi al 2020? A questo punto subentra il MIUR che deve quantificare il FUN 2017/2018 e 2018/2019 e certificare lo “storno” di una parte delle risorse oggi utilizzate per la retribuzione variabile ed accessoria, spostandole sulla retribuzione di posizione/quota fissa.
Questo discorso vale per la retribuzione fissa, ma, come abbiamo più volte sottolineato, la retribuzione variabile e accessoria in questo contratto non esiste e il silenzio dei sindacati è assordante. Sembra che tutte le finestre siano chiuse, ma il contratto almeno di una cosa si dovrà occupare: la costituzione del FUN per tutto l’arco della vigenza contrattuale ed oltre, a partire quindi dall’anno scolastico 2015/2016 fino a quello 2020/2021, dato che gli ultimi stanziamenti della Legge di Bilancio riguardano l’anno 2020. Bisogna ricordare che l’importo della retribuzione di posizione/quota fissa viene deciso dal CCNL, ma il pagamento avviene per il tramite del FUN, per cui inevitabilmente nel contratto bisognerà parlare almeno delle nuove risorse da conferire al FUN dei diversi anni scolastici.
Ma secondo Udir i sindacati devono battere su un punto: riportare la determinazione del FUN nell’ambito della contrattazione integrativa nazionale, come era nei primi due contratti, in modo da evitare le sorprese che il MIUR e il MEF ci hanno riservato negli ultimi anni. Ma a quanto deve ammontare il FUN, a partire dall’a.s. 2015/2016? Per capire di cosa stiamo parlando, facciamo riferimento all’Intesa del 30 settembre 2010 stipulata in applicazione del CCNL 2006/2009; riprendiamo la tabella analitica che costituisce il FUN relativo all’a.s. 20102011 nella forma di una sommatoria di tutto quanto è entrato nel Fun a varie riprese:
VOCE |
IMPORTO |
|
1 |
Fondo iniziale |
53.200.214,57 |
2 |
+CCNL 02-03 art.55 |
489.424,00 |
3 |
+CCNL 02-03 art. 55 |
6.980.410,00 |
4 |
+CCNL 04-05 art. 4 |
2.123.940,00 |
5 |
+CCNL 04-05 art. 4 |
1.699.152,00 |
6 |
+CCNL 04-05 art. 4 |
3.929.289,00 |
7 |
+CCNL 06-07 art. 25 |
6.140.615,00 |
8 |
+CCNL 06-07 art. 25 |
1.879.804,00 |
9 |
+CCNL 08-09 art. 4 |
6.073.602,00 |
10 |
+Ria cessati 2001 |
6.650.350,65 |
11 |
+Ria in pagamento gen.2002 |
93.135.027,47 |
12 |
-Ria in pagamento gen.2010 |
36.749.338,86 |
TOTALE 2010/11 |
145.552.489,83 |
Si rimanda al sito per le specifiche sulla tabella
In sintesi, Udir chiede ai sindacati di non firmare un contratto che accetti o avalli i tagli del MEF/MIUR, perché si andrebbe a legittimare quelli che ad oggi sono tagli unilaterali operati illegittimamente. Nell’attesa dunque di avere un contratto che renda giustizia all’operato dei dirigenti scolastici, il sindacato invita a ricorrere per ottenere in tribunale quanto dovuto.
Udir ricorda che saranno trattate anche tali tematiche nelle “Giornate di studio: Io Dirigente. Sicurezza, Salute, Retribuzione, Relazioni sindacali. Prossimi incontri: Verona(scheda di adesione) e Rende (scheda di adesione). Per partecipare inviare la scheda all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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- Pubblicato: 23 Novembre 2018