Marcello Pacifico: l'Italia non ha ancora contezza normativa

Roma, 6 apr. (askanews) – In merito ai recenti crolli che si sono susseguiti nelle strutture scolastiche italiane si evidenzia come siano principalmente dovuti al fatto che la metà dei nostri istituti risalga a prima del 1970. Servono interventi urgenti e un aggiornamento della normativa sulla responsabilità dei dirigenti scolastici che non hanno potere di spesa. Lo segnala il sindacato Udir in una nota. “Un altro aspetto su cui bisogna soffermarsi riguarda la relazione che intercorre tra vulnerabilità sismica dell’edificio e zona sismica di appartenenza delle strutture sul territorio nazionale; nel merito, si evidenzia che non vi è una correlazione direttamente proporzionale tra pericolosità sismica di zona e vulnerabilità del manufatto scolastico. Marcello Pacifico (Udir): Il nostro sindacato è stato primo promotore in Italia di una normativa adeguata sulla sicurezza già nella scorsa legislatura e ora la proposta di legge di Virginia Villani potrebbe andare nella giusta direzione se approvata”.

Quindi, certamente, servono nuove norme, con obblighi performanti sui controlli da parte degli organi di vigilanza. Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, afferma come il sindacato “sia stato primo promotore in Italia di tutto ciò, e speriamo che venga accolta la proposta dell’on. Virginia Villani, ben articolata, che sposa questo nuovo principio di garantire la sicurezza a scuola, allineandosi agli standard europei di cui l’Italia non ha ancora contezza normativa. Udir sarà sempre fautore di questi principi, nell’ottica di una sana, consapevole e regolamentata sicurezza a scuola”.