Troppi gli edifici scolastici senza certificato di agibilità (21 mila) e soltanto metà dei servizi igienici per disabili è a norma. Udir, oltre ad aver fin da subito mostrato solidarietà alla preside, chiede subito un intervento legislativo urgente nella legge di Bilancio, affinché vengano introdotte le misure previste nelle due proposte di legge presentate in Parlamento dal PD e dal M5S che chiariscono quali siano le responsabilità del capo d’istituto. Marcello Pacifico (presidente nazionale Udir): Non c’è più tempo da perdere, si agisca per ricostruire un clima più sereno. Siamo pronti a scendere in piazza

Edilizia scolastica: il caso

Udir, giovane sindacato sempre al fianco dei dirigenti scolastici, torna a parlare di sicurezza - tema molto sentito e per il quale ha lottato e continua a lottare - in seguito alle notizie apparse in questi giorni sulla stampa nazionale e specializzata: bisogna agire al più presto per mettere in sicurezza gli edifici italiani, anche perché a pagarne le spese sono i dirigenti scolastici che, troppo spesso, devono rispondere personalmente a problematiche che andrebbero curate dai responsabili, dai proprietari degli immobili in primis.

Come riporta Tutto Scuola, sarebbero davvero moltissime le scuole senza certificato di agibilità; infatti “quasi 600 scuole sono state costruite prima del 1800, oltre 21mila edifici scolastici sono senza certificato di agibilità e quasi 24mila senza quello antincendio. La fotografia mostrata dalla nuova anagrafe dell’edilizia scolastica presentata al MIUR lo scorso 8 ottobre parla da sola. Sono circa 40mila gli edifici scolastici monitorati nell’ambito dell’accordo siglato tra il Miur, l’Agenzia spaziale italiana e il Consiglio nazionale delle ricerche e con l’Istituto nazionale di fisica nucleare per una rilevazione satellitare delle deformazioni degli edifici pubblici a uso scolastico censiti, appunto, nell’anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica”.

Il quadro desolante deve necessariamente portare a un’inversione di tendenza, ricorrendo ad azioni mirate e risolutive: l’incolumità di discenti e lavoratori della scuola va messa al primo posto, come sottolineato innumerevoli volte da Udir.

Ma c’è dell’atro: da uno studio recente, come riporta sempre Tutto Scuola, è emerso come solo la metà dei servizi igienici per disabili sia a norma: “l’anagrafe dell’edilizia scolastica, pubblicata dal Miur in base ai dati forniti dagli Enti locali, proprietari degli edifici, presenta in particolare la situazione delle diverse certificazioni di cui le strutture devono essere dotate. Il quadro complessivo che ne esce, noto da tempo, non è certamente molto confortante e vede tuttora la maggioranza di quegli edifici privi della certificazione di agibilità e della certificazione per la prevenzione incendi; va meglio per la certificazione del collaudo statico degli edifici dove la maggioranza degli oltre 40 mila edifici scolastici in anagrafe ne è in possesso. Non è stata resa nota, però, la situazione di quegli edifici in ordine alle barriere architettoniche che possono limitare l’attività scolastica degli alunni con disabilità. I relativi dati sono comunque riscontrabili nella anagrafe dell’edilizia scolastica presente nel portale dei dati Miur, consentendone un primo esame valutativo”.La posizione di Udir

Certamente la questione della sicurezza è un argomento molto delicato: Udir crede che sia giunto il momento di agire, poichè il problema va affrontato seriamente. È di poche settimane fa la notizia della condanna della ds Franca Principe a 1 mese di reclusione, pena sospesa,  e al risarcimento danni, poiché reputata responsabile, in seguito al ferimento di uno studente che cadde da un lucernario – pena convertita in sanzione amministrativa che ha causato la sospensione dal servizio -. Secondo il sindacato, sono troppe le colpe che vengono imputate ai dirigenti scolastici senza che questi possano prevedere o porre argini alle tragedie che colpiscono sempre più scuole in Italia. Il primo colpevole è il legislatore.

Il commento del presidente Udir Marcello Pacifico

Pacifico afferma che “lo Stato dovrebbe tutelare maggiormente i dirigenti scolastici e come sindacato, affinché le loro attività possano essere salvaguardate, abbiamo predisposto una checklist con richieste di pertinenza del DS. La fotografia della Sicurezza scolastica in Italia è sconcertante: da parte nostra c’è la volontà di emendare la prossima legge di bilancio con le proposte presentate a prima firma dagli onorevoli Ciampi e Villani a nome dei rispettivi gruppi del PD e del M5S, per evitare che i presidi siano puniti per le responsabilità di chi è proprietario dell'immobile, non avendo il potere di spesa. Scenderemo in piazza a fianco dei presidi, se necessario, per mostrare non soltanto solidarietà, ma la ferma volontà di porre davanti all’opinione pubblica un problema che non può essere più rimandato”.

 

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