La delegazione del sindacato Udir è intervenuta in V e VI commissione del Senato per portare avanti la proposta di alcuni emendamenti al decreto Sostegni. Si tratta in particolare di proposte che riguardano temi cari alla dirigenza scolastica: lo ha ricordato Marcello Pacifico, presidente del sindacato Udir, nel corso di un’intervista rilasciata a Teleborsa. In Senato è intervenuto il dirigente scolastico Sergio Marra, presidente regionale Udir Toscana

 

Ieri, 6 aprile 2021, il sindacato dei dirigenti scolastici Udir è stato audito in Senato presso la V (Bilancio) e la VI (Finanze e tesoro) Commissione a proposito del Decreto Sostegni. A partecipare per Udir il dirigente scolastico Sergio Marra che ha parlato di mobilità, sicurezza e perequazione. Tra gli emendamenti segnalati “particolare importanza è stata data a quelli relativi alla richiesta di uno scudo penale per i presidi rispetto all'apertura delle scuole al tempo del Covid-19, la messa a regime negli organici delle 400 sedi di dirigenza recuperate con la legge di Bilancio e ancora la richiesta di una mobilità straordinaria su tutte le sedi vacanti senza alcun vincolo per i neo-assunti per il prossimo anno scolastico, a sostegno di chi ha lavorato durante la pandemia lontanissimo da casa”, come riporta il presidente nazionale Udir, Marcello Pacifico.

Il presidente regionale Udir Toscana, Sergio Marra si è concentrato su tre punti: “Partiamo dalla retribuzione, la categoria dei dirigenti scolastici ha un carico di responsabilità elevato rispetto alla retribuzione; infatti, secondo i dati Istat” vengono dati ai presidi gli stipendi più bassi della dirigenza. “Ma abbiamo responsabilità civili e penali di lavoratori, studenti, nel complesso di almeno 600 persone per ogni scuola. Cerchiamo un adeguamento tra stipendi e oneri. Parliamo del Fondo unico nazionale: il 12 aprile si apre la contrattazione del Fun, chiediamo appunto sia finanziato”.

Per quanto riguarda poi la Sicurezza, il dirigente scolastico Udir ha sottolineato come i presidi abbiamo “invece solo responsabilità e non sicurezze: chiediamo gli strumenti adatti, un provvedimento in cui ci assumiamo sì le responsabilità ma senza sentirci colpiti. Non è facile dover garantire sicurezza senza strumenti di carattere economico, a volte non abbiamo nemmeno i soldi per sostituire un vetro. Chiediamo dunque fondi specifici e la depenalizzazione dell’azione dei presidi che abbiamo anche più volte segnalato problematiche esistenti all’interno della scuola che dirigono”.

Per quanto concerne poi la mobilità dei dirigenti, Marra ha affermato che “circa mille degli 8mila sono presidi del sud Italia che prestano servizio nell’area del centro nord, che devono gestire famiglie e problematiche familiari” a molti chilometri di distanza, affrontando spese di mantenimento proprio in una regione differente da quella di appartenenza di circa mille euro, necessari per “garantirci una vita fuori dalla nostra regione. Vogliamo una mobilità complessiva, non del 30% dei posti. Per noi bisogna creare un'unica graduatoria di aspiranti alla mobilità, per i quali venga applicata una specifica tabella, che tenga anche conto dell’anzianità lavorativa”.

Questi temi sono sempre all'attenzione del giovane sindacato che insieme a Eurosofia ha organizzato un fitto calendario di webinar con esperti della dirigenza scolastica. Partecipa anche tu, registrati al prossimo evento dell'8 aprile.

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