Si è appena concluso l’incontro per la definizione delle aree della dirigenza pubblica, atto preliminare per la definizione degli atti di indirizzo relativi al rinnovo dei contratti d’area.

Diverse le criticità emerse durante la discussione, in particolare le posizioni di alcune confederazioni lamentano sia la scelta unilaterale da parte dell’amministrazione che forte della legge 145/2018 colloca le dirigenze professionali , tecniche ed amministrative (PTA)  nell’area Sanità, sia i tempi lunghi, impedendo quindi il rinnovo sine die dei contratti, sia il fatto che l’atto di indirizzo è relativo alla volontà di un decisore politico che oramai non c’è più, essendo relativo al periodo del cosiddetto “governo Lega – M5S”.

Il fronte sindacale pertanto appare spaccato: delle 12 confederazioni presenti al tavolo CONFEDIR e altre 6 risultano a favore della firma e del conseguente sblocco e rinnovo dei contratti, le residue 5 lamentano con toni differenti sia le modalità di conduzione della contrattazione sia i contenuti della proposta.

Ciò ha determinato la scelta del presidente dell’A.R.A.N. Antonio Naddeo di rinviare a data da destinarsi la definizione ultima dell’Accordo Quadro e il conseguente avvio delle procedure del rinnovo dei contratti per tutta la dirigenza pubblica.