Il giovane sindacato, che tutela i dirigenti scolastici, Udir ha preparato una serie di proposte emendative indirizzata alla Camera dei Deputati, nel caso specifico alla V Commissione (Bilancio Tesoro e Programmazione).
Le Proposte di Udir al “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027" (Testo risultante dallo stralcio, disposto dal Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 120, comma 2, del Regolamento, e comunicato all'Assemblea il 29 ottobre 2024, degli articoli 83, 84, commi 2 e 3, e 89, comma 2 del disegno di legge n. 2112" (AS 1274)” hanno il fine di rivedere alcune urgenze che riguardano proprio i dirigenti scolastici.
Una modifica intende, prima della firma dei contratti relativi alle aree della dirigenza, armonizzare gli stipendi tabellari tra i Dirigenti della stessa area e tra aree diverse a parità di fascia di appartenenza, incluso una delle voci del salario accessorio non mutevole quale la retribuzione di posizione parte fissa, diversa da quella di parte variabile e di risultato, perequazione che in parte è stata già recepita all’interno CCNL sottoscritta per il triennio 2016/2018, per l’area della dirigenza dell’istruzione. Con un’altra s’intende regolamentare a livello contrattuale le figure di sistema attualmente individuate come “collaboratori del Dirigente scolastico” con l’istituzione di figure definite come “dirigente quadro intermedio”.
In ultimo, la mobilità del personale statale nell’ordinamento giuridico italiano è disciplinata dal T.U. sul pubblico impiego (Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165). L’art. 6 costituisce lo strumento principe mediante il quale si procede alla distribuzione del personale in relazione alle esigenze delle PP.AA. Nella fattispecie il comma 1 prevede che: “Le amministrazioni pubbliche curano l’ottimale distribuzione delle risorse umane attraverso la coordinata attuazione dei processi di mobilità e di reclutamento del personale” mentre il comma 1 dell’art. 30 (recentemente modificato dall’art. 12 del D.L. n. 146 del 21.10.2021) prevede il “Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse”. In buona sostanza il Testo Unico del Pubblico Impiego stabilisce che la mobilità preceda le nuove immissioni in ruolo. Alla luce di quanto sopra argomentato l’emendamento si propone di riportare il giusto ordine nelle operazioni “coordinata attuazione dei processi di mobilità e di reclutamento del personale”. Tutti i posti in organico che si renderanno liberi saranno assegnati al 100% alla mobilità. Con la proposta emendativa non saranno previsti maggiori oneri per l’Amministrazione garantendo al contempo la possibilità di una mobilità e del rientro per coloro i quali sono da anni in servizio lontano dai luoghi di residenza.
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- Categoria: In primo piano
- Pubblicato: 11 Novembre 2024