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La RTS di Catania ha liquidato ad alcuni dirigenti scolastici rappresentati da Udir le somme decurtate relative al Cir 2015/16, correggendo gli errori commessi sulle trattenute che non tenevano conto dell'aggiornamento degli stipendi stabiliti dal contratto integrativo regionale 2015/2016. Le cifre sono state corrisposte senza la necessità di ricorrere in tribunale, ma a seguito dell’atto di diffida che il giovane sindacato ha inviato in nome e per conto dei suoi iscritti. Chi vuole far valere i propri diritti può contattare la segreteria Udir, all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., per richiedere il modello di diffida e ottenere il risarcimento delle somme erroneamente corrisposte.

 

 

Nonostante le promesse, nei primi incontri con l’amministrazione, nessuno parla più di perequazione interna tra gli ex presidi assunti prima del 2001 e i dirigenti scolastici assunti dopo, di quei 5 mila euro che non ci sono nelle buste paga dei neo-assunti, di cui si aspetta la decisione della Cassazione su un ricorso patrocinato proprio dal giovane sindacato che invita gli interessati a richiedere la diffida specifica a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Ma rimane un mistero anche l'assegnazione al FUN della RIA di quei presidi cessati dal servizio dal 2014 di cui non c'è traccia nei resoconti sindacali.

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Purtroppo non possiamo che constatare un clima negativo, sia culturale che politico, di un Paese che si ostina, contro ogni evidenza, a dipingere i dirigenti scolastici come nemici del Collegio docenti o del personale Ata, come potenziali corrotti e corruttori che grazie all’autonomia scolastica penserebbero a interessi personali. Attaccati talvolta, verbalmente e fisicamente, da genitori violenti. Così non va bene: condividiamo a pieno il pensiero del presidente Mattarella e continuiamo a sperare ancora nella costruzione di una scuola migliore.

 

 

 

La relazione sullo stato di attuazione del Piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici mostra delle pecche enormi, tra cui insufficienti risorse economiche rispetto a quanto servirebbe e in relazione agli interventi da produrre. Udir: il 61% di interventi dal 2002 è davvero un dato poco felice: la sicurezza delle nostre scuole, nonché di coloro che vi operano ogni giorno, è una delle prerogative per la quale ci siamo battuti sin dalla fondazione del nostro sindacato.