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La manovra da 23 miliardi verrà approvata nelle prossime ore dalla maggioranza di Palazzo Madama: circa 8 milioni sono per la riduzione delle tasse; modifiche poi agli ammortizzatori sociali, agli sgravi contributivi, al reddito di cittadinanza e al pensionamento. Alla fine sono stati prorogati i bonus edilizi e il Superbonus. Per quanto riguarda le dirigenze scolastiche vi sono due importanti modifiche.

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 17 dicembre 2021 n. 215 conversione del Decreto Legge n.146/2021 che recepisce un emendamento sulla sicurezza “Modifica del testo unico 81/2008” suggerito da Udir e proposto dal Senatore Iannone che sgrava i dirigenti scolastici dalle responsabilità penali, civili e amministrative in merito alla sicurezza degli edifici scolastici di proprietà degli enti locali.

Si comunica che in occasione delle festività natalizie la sede nazionale Udir, sita a Palermo, sarà chiusa il 24 e il 31 dicembre

Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, ha affermato che “come sindacato crediamo fermamente nell’utilità vaccinale, tuttavia non possiamo e non dobbiamo dimenticare tutti quei lavoratori che sono oggettivamente impediti a sottoporsi alla vaccinazione in ragione delle loro condizioni di salute o ancora per motivazioni etiche, personali e/o religiose, che vanno assolutamente rispettate (come principio sacrosanto, cardine di democrazia e libertà), e non intendono sottoporsi alla vaccinazione. La via del ricorso è per noi una battaglia di civiltà, per questo abbiamo avviato un’azione legale”.

Il sindacato Udir ricorda è ancora possibile aderire al ricorso contro l’obbligo vaccinale per i dirigenti scolastici; c’è tempo fino al 31 dicembre.

 

Insieme a Movimento 5 stelle e Forza Italia, nella Legge di Bilancio 2022 è stato richiesto anche un incremento del FUN, il Fondo unico nazionale, creato per incrementare ulteriormente la retribuzione di risultato dei dirigenti scolastici come richiesto da Udir che ha impugnato i tagli avvenuti negli ultimi cinque anni. A gennaio sarà discussa l’udienza che potrebbe sbloccare 5mila euro annui per i ricorrenti.