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Altro che investimenti nella scuola, la nuova bozza della manovra 2023, predisposta dal Governo Meloni, all'articolo 99 del testo provvisorio sacrifica centinaia di presidenze e di posti da direttore amministrativo per aumentare il Fondo unico nazionale e pagare le reggenze. Udir, il giovane sindacato dei dirigenti scolastici, e Anief, sindacato rappresentativo del personale scolastico, reputano tutto questo inaccettabile. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir e Anief, “per valorizzare dirigenti e direttori servono risorse aggiuntive e non riduzione del personale. Pensare che reggere 4 o 20 sedi o plessi scolastici sia la stessa cosa, con plessi spesso a decine di chilometri di distanza, significa non conoscere il lavoro svolto con dignità e difficoltà da chi dirige le nostre scuole, né la complessità della gestione amministrativa, al tempo del PNRR”.

Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Udir, ha affermato che “dopo 7 anni, serve un concorso riservato bis per dirigente scolastico, la scuola ha bisogno di altri presidi. Pensiamo alle reggenze: bisogna dire basta. E ancora, troppi contenziosi ancora pendenti e presidi licenziati: dopo che superi l'anno di prova, e lo decide anche un organo collegiale che ti valuta, è normale che si inneschi un contenzioso. Andiamo anche a toccare un altro tipo di contenzioso, quello scaturito dai concorsi 2017 e 2011. Potremmo parlare anche delle graduatorie quasi esaurite: bisogna pensare a nuovi concorsi, con urgenza”.

Udir: tuteliamo i capi d’istituto, ciclo di seminari rivolti ai Dirigenti scolastici.

Dopo i primi due incontri svolti a Roma nel mese di agosto e a Catania nel mese di settembre dove si è registrata una grandissima partecipazione continuiamo dopo due anni di stop a causa della pandemia Covid con i nostri seminari affrontando via via tematiche che maggiormente riguardano la categoria dei Dirigenti scolastici, si parlerà di Sicurezza, di Retribuzione e di PNRR

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Il sindacato Udir e il suo presidente nazionale, Marcello Pacifico, informano che “è possibile ricorrere per far rispettare i diritti violati; infatti, “se accolto i ricorrenti potranno avere quanto non attribuito di loro competenza, circa 40mila euro di arretrati e ulteriori 5 mila a regime annui”, ha detto il leader del sindacato.

A marzo ci sarà l’udienza di merito, viste le richieste dei legali UDIR. Ancora possibile aderire al contenzioso per chiedere l'estensione del beneficio.

L’evento è promosso e organizzato da Anief, Udir ed Eurosofia. Si terrà nel capoluogo siciliano lunedì 24 ottobre