Il Ministro Marco Busseti parla di accorpamenti e riduzione del numero dei dirigenti scolastici. Udir si oppone fermamente: negli ultimi quindici anni sono state ridotte le presidenze di un terzo. Già così dirigere una scuola autonoma, in media con cinque-sei plessi quasi sempre sopra i 150 dipendenti e un migliaio di alunni, è estremamente difficile. Piuttosto che ridurre le sedi bisogna sbloccare le assunzioni con nuovi corsi riservati, per esempio, da estendere anche ai ricorrenti 2011 per evitare il licenziamento dei neo-assunti.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Udir): Di certo noi non saremo della partita e lotteremo con tutte le nostre forze, affinché la scuola diventi comunità educante, distribuita sul territorio, avvantaggiata dai giusti investimenti e dalla corretta organizzazione. Ci muoveremo sulla base di quello che serve al paese per avere generazioni correttamente istruite. Su questa via da percorrere il Ministro ci troverà sempre al proprio fianco: in caso contrario, continueremo a difendere fino alla fine il diritto dei nostri giovani di avere la scuola che serve e non quella che le briciole dei vari governi permettono di fare.
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Legge 107/2015, la buona scuola, ad oggi praticamente smantellata nei sui punti cardine, poneva 35 milioni di euro a carico del fun della dirigenza scolastica per riequilibrare la posizione fortemente vessata dei dirigenti scolastici sul piano economico.
In bilancio sono stati stanziati 37 mln per il 2018, 41 mln per il 2019, 96 mln dal 2020.
L’Aran durante la fase di discussione ha proposto un approccio legato esclusivamente alle risorse contrattuali, escludendo quindi qualsiasi possibilità di ampliamento delle risorse presenti per una corretta e vera ridistribuzione del significato economico della professione del DS rispetto ai suoi meglio pagati colleghi della dirigenza pubblica.
Suddetto approccio si rifà alla legge madia che propone una serie di percentuali di aumento, 0,36% – 2016 1,09%-2017 3,48%-2018, peraltro applicabili alle retribuzioni medie (erogate), che ovviamente penalizza ancora una volta chi prende di meno, ovvero i dirigenti scolastici.
Infatti, l’aumento medio previsto è di 125 euro mese, mentre ai dirigenti scolastici andrebbero circa 10 euro mese, lasciando il rimanente nella retribuzione di risultato, che normalmente viene erogata con ritardi biblici.
Altra cosa molto significativa è che l’attuale contratto ha valenza fino al 2108, per cui una parte delle somme stanziate ancora non sono definibili nella parte di distribuzione.
Ci si chiede alla fine di questo breve excursus perché per i dirigenti scolastici non si opera alla radice del problema, equiparando le voci stipendiali alla media delle voci stipendiali della dirigenza pubblica soprattutto, ma non vogliamo ripeterci, calcolando che i dirigenti scolastici sono quelli con un maggior carico operativo e di responsabilità.
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La sicurezza è un argomento ostico che affligge le nostre scuole e, purtroppo, spesso le responsabilità ricadono sulla persona del dirigente scolastico. In merito a quanto enunciato dall’ultima circolare INAL n. 29 dell’11 luglio 2018, è bene fare preventivamente alcune precisazioni per quanto riguarda le Istituzione Scolastiche Pubbliche, illustrando la figura dell’RLS, della sua designazione nonché delle relative sanzioni per mancati adempimenti da parte dei Dirigenti Scolastici. L’art. 2 comma 1 lettera “i” del D. Lgs. 81/08 definisce l’RLS persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro, pertanto in sintesi diremo un “sindacalista della sicurezza a scuola”.
Il sindacato Udir, al fine di dare servizi operativi ai propri iscritti, consiglia non solo di tenere al protocollo d’Istituto il file pdf generato dalla procedura telematica di comunicazione nominativo, ma anche l’atto di designazione dell’RLS come da modello predisposto per gli iscritti, cui allegare unitamente il verbale con l’elezione degli RLS d’Istituto, così da evitare la sanzione amministrativa pecuniaria. Udir informa che è possibile, contattando la segreteria, richiedere la documentazione e il materiale utili: numero telefonico 091 7098362, indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Contratto DS: continuano le trattative in Aran. Udir, siamo ancora lontani dalla giusta retribuzione
Ieri ha avuto luogo l’incontro Aran-sindacati per il rinnovo del Contratto dei DS, ma sempre di più l’atteggiamento dello Stato nei confronti di una sua categoria sembra lontano dalla giusta misura: distante la perequazione interna ed esterna, arretrati dieci volte inferiori all'inflazione e prime risorse aggiuntive soltanto dal 1° gennaio 2018. In pratica, gli ex presidi dell'area V continuano a prendere un terzo degli aumenti degli altri dirigenti dell'area VII di seconda fascia. Come spesso Udir ha affermato, i dirigenti scolastici rappresentano la categoria dirigenziale con maggior numero di responsabilità ma anche di adempimenti e adesso sono di meno, 7936, per via del dimensionamento, ma in realtà 6600 in servizio dal prossimo anno dovranno ancora sobbarcarsi l’onere delle reggenze; per magna concessione, hanno ricevuto un mese di tempo in più per compilare un portfolio che non rende certamente merito alla loro professionalità.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Udir): È necessario valorizzare il ruolo dei dirigenti scolastici e renderlo coerente con le responsabilità e le nuove missioni che vengono loro affidate: inutile parlare di portfolio del Dirigente se questo non ha una funzione legata agli incarichi e agli oneri. La storia di questi ultimi tempi dimostra che gli interventi sulla scuola, mondo complesso, non sono stati fatti in modo organico, né sono stati ponderati nelle loro concause a medio e lungo periodo: è indispensabile rivedere l’organizzazione, partendo anche dagli accorpamenti delle scuole, eccessivi ed indiscriminati, con l’unico scopo di contenimento dei costi a discapito del sistema stesso
Proprio con l’intento di capovolgere gli eventi, la giovane organizzazione sindacale ribadisce l'azione legale e ricorda che sono attivi i ricorsi per Fun, Ria e Perequazione esterna.
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ROMA, 21 LUG - Dirigenti scolastici, rinnovo contratto: I sindacati sono stati convocati dall'Aran per martedì 24 luglio sul rinnovo del contratto dei dirigenti scolastici, ma "gli aumenti in arrivo sono ridicoli". Lo afferma l'Udir, sindacato dei dirigenti scolastici, sottolineando che tra i vari aspetti da affrontare nell'ambito del negoziato c'è quello degli aumenti stipendiali, relativamente ai quali sono state già stanziate apposite risorse nella legge di Bilancio (n. 205/2017): 7 milioni di euro per il 2018; 41 mln di euro per il 2019; 96 a regime dal 2020. L'aumento, che riguarderà circa 8mila dirigenti scolastici, sarà a pioggia, dato che ad essere interessata è la retribuzione di posizione parte fissa. Ufficialmente, si continua a parlare di un aumento medio mensile di circa 400 euro. Ma la cifra reale è molto più modesta: secondo i calcoli dell'Udir, i dirigenti scolastici, i meno pagati dell'amministrazione pubblica, andranno a percepire a regime in media appena 292 euro lordi mensili che corrispondono a 160 euro netti. Ma soprattutto, a fronte di tale aumento della retribuzione fissa, è parallelamente prevista una forte diminuzione della retribuzione variabile ed accessoria. Questo comporterà che in alcune regioni italiane presto i dirigenti scolastici percepiranno meno di quanto prendevano all'inizio della vigenza contrattuale, quindi del 2016, anche di oltre 10mila euro l'anno, sostiene l'Udir. (ANSA).
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