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Una sentenza attesa sia dai vincitori del concorso che dai ricorrenti ancora in graduatoria, una vittoria che mette fine alla lunga attesa dei vincitori che attendevano con trepidazione di conoscere le sorti del concorso per dirigente scolastico, annullato dal Tar Lazio il 2 luglio 2019. Sono passati quasi tre mesi dall’udienza che si è svolta il 15 ottobre 2020 e finalmente oggi il Consiglio di Stato dà piena legittimità al concorso del 2017

Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, ha rilasciato a Teleborsa un’intervista: “La responsabilità non può essere posta a carico di un dirigente che ha applicato tutti i protocolli sottoscritti". Necessario porre l’attenzione dell'opinione pubblica su due problemi: ridare alla scuola i suoi spazi indipendentemente dal distanziamento sociale, per poter migliorare la didattica e i risultati degli apprendimenti, e riconoscere al dirigente scolastico non solo le sue responsabilità ma anche le tutele e la valorizzazione di questa figura”

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Si chiude un anno che ha messo a dura prova studenti, insegnanti, Ata, dirigenti scolastici e la scuola tutta: l’emergenza Covid-19 ha dettato legge e ha portato in primo piano temi come la didattica a distanza, i rischi per la salute, l’esigenza di organici aggiuntivi. In un momento in cui i capi d’istituto sono stati caricati di ulteriori oneri e responsabilità, il giovane sindacato ha portato avanti battaglie per tutelate il loro operato. Lo ha fatto presentando emendamenti in Parlamento, attraverso consulenza garantita ai propri soci, con webinar tematici di supporto e formazione tenuti da esperti. Anche grazie all’azione di Udir è stato infatti possibile recuperare 3mila plessi scolastici, salvare le piccole scuole con 300 alunni nelle isole e in zone di montagna, mantenendo altrettante dirigenze scolastiche e quindi la preziosa autonomia.

Marcello Pacifico, presidente Udir riconfermato da pochi giorni leader del sindacato per altri 4 anni, ha affermato che “la nostra costante azione ha avuto come fine ultimo quello di sostenere le attività dei dirigenti scolastici, fare sentire loro il nostro supporto. Lotteremo fino a quando sarà realizzato uno scudo penale. Non ci fermeremo, lotteremo sempre e saremo al loro fianco. Ci auguriamo un anno luminoso, in cui la scuola possa ripartire in presenza e sicurezza, azzerare i propri problemi e rinascere”.

Scuola: Legge di Bilancio 2021 dopo aver ricevuto l’approvazione da parte della Camera in data odierna anche il Senato approva il Testo del Disegno di Legge AS 2054 che con 156 voti favorevoli e 124 contrari e viene definitivamente licenziato. Molti gli investimenti finanziari e molte modifiche che riguardano il mondo della scuola. Passa la modifica dei criteri che regolano il dimensionamento scolastico e vengono finanziate delle risorse da inserire nel FUN che determinano la retribuzione di posizione e risultato dei dirigenti scolastici, ma anche tante risorse stanziate per la sicurezza degli edifici scolastici

Potenziare gli organici del personale scolastico, sia per migliorare la risposta degli istituti in chiave preventiva per i contagi da coronavirus, sia per avere una scuola di qualità anche quando l’emergenza pandemica sarà finita: è questa la filosofia che ha ispirato i promotori di una mozione presentata e approvata dal sindacato Udir nel corso del congresso nazionale. In entrambi i casi è necessario agire sul numero di alunni per classe, che non dovrà più superare quota 18, sull’affidamento alle scuole di assistenti tecnici specializzati nell’informatica e più collaboratori scolastici. Spazio anche per l’organico dell’autonomia.

Marcello Pacifico, presidente Udir: “Alle scuole servono più risorse umane e la ripartizione degli alunni va necessariamente rivista, superando i limiti esageratamente alti introdotti a partire dal dimensionamento previsto con la Legge 133/08. Come occorre un’assistenza tecnica, indispensabile per attuare la digitalizzazione degli istituti, e un maggior numero di collaboratori scolastici, anche per l’apertura delle scuole in orari pomeridiani e fino a sera. La mozione giunge al termine dei primi quattro anni di vita del nostro sindacato, che ha fatto della tutela dei diritti dei capi d’istituto un punto cardine per lo sviluppo della propria politica e azione sindacale unitamente a delle proposte di profonda modifica della figura del dirigente”.

La Camera ha approvato il testo della Legge di Bilancio 2021, che adesso passa al Senato dove dovrà ricevere il sì definitivo entro il 31 dicembre: molte le disposizioni e i finanziamenti per il mondo della scuola pari a 3,7 miliardi complessivi. Tra le istanze del giovane sindacato UDIR troviamo la deroga ai criteri sul dimensionamento scolastico e ancora una volta sull’aumento del FUN utile al pagamento della retribuzione di posizione e risultato dei dirigenti scolastici, ma anche ulteriori risorse stanziate (circa un miliardo e mezzo) per la sicurezza degli edifici scolastici con proroga poteri commissariali comuni.

 

Marcello Pacifico (Udir): “Bene sul dimensionamento, ma sui fondi per le retribuzioni dei dirigenti scolastici non ci siamo: purtroppo si continua a non parlare delle responsabilità civili e penali dei capi di istituto, di perequazione né di un riconoscimento economico aggiuntivo per il grande lavoro svolto nell’ultimo anno durante lo stato di emergenza dovuto alla pandemia e tutt’ora in atto”.

Sono stati resi noti i dettagli dell’Ordinanza, a firma del ministero Roberto Speranza, con cui il ministero della Salute ha dato il via libera all’adozione di forme flessibili nell’organizzazione del rientro in classe degli studenti delle scuole superiori subito dopo la Befana: dal 7 gennaio al 15 gennaio dovrà essere garantita l’attività didattica in presenza almeno per il 50% della popolazione studentesca, mentre la restante parte dell’attività deve essere erogata tramite didattica digitale integrata.

Marcello Pacifico, presidente nazionale UDIR, rivendica “con decisione l'integrale perequazione con le altre dirigenze dello Stato. Non si capisce infatti perché, a fronte di una prestazione professionale sicuramente più complessa e voluminosa, i Dirigenti Scolastici debbano subire la mortificante condizione di una Dirigenza statale di serie B, con una sproporzione inaccettabile tra pesanti e diffuse responsabilità e il permanere di un inquadramento normativo da figli di un Dio minore”.