In attesa del varo dei due Dpcm, in Gazzetta Ufficiale, che faranno maggiore chiarezza sulla struttura tecnica e le modalità di fruizione delle pensioni anticipate con Ape Social e Quota 41, e dopo le modifiche di Palazzo Chigi, facciamo chiarezza sui punti principali della manovra.
Anche se sembra ancora che l’attesa sia questione di poco, si dovrà attendere che la Corte dei Conti proceda alla registrazione dei decreti.
Ribadiamo che, al contrario di quanto appare su alcune riviste di interesse tematico della materia in questione, le categorie dei beneficiari saranno le stesse individuate all’interno della Legge di Bilancio; si tratta di soggetti in condizione di difficoltà come disoccupati a seguito di licenziamento che abbiano esaurito gli ammortizzatori sociali, invalidi al 74% o oltre, caregivers e addetti a lavori usuranti o mansioni gravose.
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Dopo il via libera allo sciopero UDIR del 25 maggio giunto ieri dalla Commissione di garanzia e la comunicazione del Miur, i presidi che intendono aderire possono finalmente porre in essere gli adempimenti previsti dalla normativa vigente. I dirigenti scolastici, infatti, possono scioperare solo previa comunicazione al direttore generale del proprio Ufficio Scolastico Regionale. UDIR mette a disposizione la modulistica.
In vista dello sciopero del 25 maggio proclamato da UDIR per i dirigenti scolastici, i presidi che intendono aderire sono tenuti a darne comunicazione con congruo anticipo al direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale competente. Il personale dirigente, infatti, non può scioperare senza preavviso. Durante la sua assenza, inoltre, il dirigente dovrà indicare il collaboratore incaricato, altro collaboratore o il docente più anziano in servizio.
Infine, il dirigente deve comunicare, con apposita circolare, la propria assenza per sciopero anche al personale docente e Ata della scuola.
A tal fine, UDIR fornisce dei modelli di comunicazione per l’Ufficio Scolastico Regionale e per la circolare indirizzata a docenti e Ata.
MODELLO DI COMUNICAZIONE SCIOPERO PER L’USR (da inviare per email)
MODELLO DI CIRCOLARE PER DOCENTI E ATA IN SERVIZIO
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I dirigenti scolastici in sciopero il 25 Maggio
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Anche dopo gli investimenti del Governo Renzi, a oggi in Italia non esiste una scuola a norma. I nostri dirigenti scolastici rischiano la pena dell’arresto o dell’ammenda, la sanzione pecuniaria amministrativa, perché sono individuati come datori di lavoro. Poi, però, a ben vedere, sono sprovvisti del potere di spesa per la gestione e manutenzione delle strutture e degli impianti dei plessi. A tal fine deve essere cambiato il Testo Unico sulla materia con un capo specifico che passi la responsabilità dal conduttore al proprietario dell’immobile. Perché tutto ciò comporta un’amplificazione dei rischi fisici per i fruitori dell'edificio. Ai numeri negativi si aggiungono le notizie di cronaca, come quelle di pochi giorni fa, quando le istituzioni sono state costrette a chiudere tre scuole del casertano. Un altro motivo per aderire allo sciopero Udir dei dirigenti scolastici del prossimo 25 maggio, confermato in queste ore dalla Commissione Garanzia.
Marcello Pacifico (Confedir-Udir): se i dirigenti dovessero arrivare a chiudere le scuole da loro dirette non si pensi di denunciarli per aver commesso reato di interruzione di pubblico servizio. Perché i presupposti per aver preso una decisione del genere sono stati messi su non certo dai presidi ma, piuttosto, dall’amministrazione centrale che gestisce scelte e fondi. Il tutto avviene mentre gli stessi capi d’istituto subiscono l’ennesimo taglio degli stipendi. Il sindacato Udir mette a disposizione un proprio team di esperti su questi problemi specifici, impegnandosi nel contempo a chiedere una modifica parlamentare delle norme.
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Stamane è giunto il via libera all’astensione dal servizio dei capi d’istituto: la massima protesta sarà possibile perché il sindacato Cub ha specificato (con nota del 9 maggio scorso) che il giorno successivo è stata organizzata l’astensione dal lavoro solo per la categoria dei docenti e del personale Ata. Lo sciopero si svolgerà, nel giorno della mobilitazione organizzata dalle altre organizzazioni sindacali, per rivendicare un adeguato aumento stipendiale, dei carichi di lavoro più umani e una riduzione delle cogenti responsabilità, anche di carattere penale, che oggi più che mai contraddistinguono la professione di chi dirige un istituto scolastico. Sempre per il 25 maggio, Udir ha programmato una manifestazione nazionale a Roma e, in contemporanea, delle assemblee sindacali in varie città d’Italia.
Marcello Pacifico (Confedir-Udir): il nostro giovane sindacato si contraddistingue dagli altri perché è pronto a impugnare al Tar del Lazio tutti i Contratti Integrativi Regionali che saranno sottoscritti. Alla mobilitazione sindacale, infatti, seguirà la tutela giudiziaria con dei ricorsi specifici che impugneranno gli atti ministeriali illegittimi al Tribunale Regionale. Ma lo sciopero vuole sensibilizzare le istituzioni pure sul recupero del dimensionamento che ha cancellato 4mila scuole e ridotto un quarto degli organici, sull’esigenza di raddoppiare il Fun, assegnato invece alle altre aree dirigenziali dello Stato, sulla mancata assegnazione dei 226 euro mensili di indennità di vacanza contrattuale, in attesa del recupero di una cifra analoga per la firma del contratto da settembre 2015, sulla necessità di conferire la Ria a tutti i neo-assunti dal 2001.
Il giovane sindacato ha intanto messo a disposizione specifici modelli di diffida, finalizzati al recupero di una serie di 'voci' e diritti sino a oggi negati: Recuperi Erariali, Trattenuta TFR/TFS, Trattenuta ENAM, Indennità di vacanza contrattuale, RIA, FUN.
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Domani l’incontro dei sindacati rappresentativi con l’amministrazione. Ci vorrebbe dieci volte la cifra offerta dal Miur: 830 euro lorde al netto degli 83 euro offerti per la firma del contratto. Si tratta delle cifre minime utili ad assorbire il mancato aumento dell’indennità di vacanza contrattuale, oltre agli incrementi per le reggenze, il riconoscimento della RIA per neo-assunti, l’aumento di 8.600 euro della quota fissa della retribuzione di posizione come per gli altri dirigenti dell’area pubblica, il doppio dei soldi stanziati nell’attuale Fondo Unico Nazionale di categoria. Ecco perché UDIR invita gli eventuali firmatari che hanno più iscritti nelle altre aree della dirigenza pubblica a sottoporre ai lavoratori un giudizio sulla validità e legittimità dello stesso. Nel frattempo, continuano i ricorsi contro i tagli del FUN.
Marcello Pacifico (Confedir-Udir): è l’ennesima ragione per cui, piuttosto che firmare il contratto, i sindacati rappresentativi dovrebbero impugnare alla Consulta la norma che blocca l’indicizzazione dell’indennità di vacanza contrattuale. E che dire delle 210 euro pagate a reggenza, un decimo dello stipendio netto tabellare per la gestione di una sola scuola? Stando così le cose, la realtà è solo una: le casse sono così vuote che dal 2012 non si pagano nemmeno il 50% di tale indennità ai vicari come previsto dai rispettivi contratti.
Anche su questi argomenti, domani si svolgerà un convegno a Milano dal titolo "Le tre RRR della Dirigenza. Rischi, responsabilità, retribuzioni", organizzato daUDIR ed EUROSOFIA. Scarica la locandina e aderisci ai ricorsi. Intanto, il nuovo sindacato della dirigenza mette a disposizione specifici modelli di diffida, finalizzate al recupero di una serie di ‘voci’ e diritti sino a oggi negati: Recuperi Erariali, Trattenuta TFR/TFS, Trattenuta ENAM, Indennità di vacanza contrattuale, RIA, FUN.
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Presentaci il modello 730. Scopri le opportunità per migliorare il tuo bilancio familiare. Verifica gratuitamente il diritto a prestazioni agevolate come assegni di maternità o per il nucleo familiare, agevolazioni per la casa, asili nido, facilitazioni per studenti universitari, servizi socio sanitari e molto altro ancora. Penseremo noi a compilare la dichiarazione ISEE e a fornirti tutte le informazioni sulle agevolazioni a cui puoi avere accesso in base alla tua situazione economica.
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Chiedi una consulenza gratuita agli esperti Cedan per scoprire anche il valore del tuo assegno e i requisiti vigenti. È un servizio riservato ai soci Anief e Udir, Dirigenti, Docenti, Ata. La data di presentazione delle istanze di accesso all’Ape è ancora in via di definizione dopo i rilievi del Consiglio di Stato, rispetto al precedente calendario (1 maggio - 30 giugno). Al seguente link, scopri ulteriori servizi di Caf (730, Isee) e patronato (disoccupazione).
Per contatti, visita il sito, scrivi una e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiama tel. 091.424272 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00, mercoledì dalle ore 14.00 alle ore 18.00.
Appena saranno definiti i nuovi termini per le istanze relative all’Ape l'INPS, dopo la ricezione delle domande, invierà una comunicazione al lavoratore con cui indicherà l'accettazione della stessa e la prima decorrenza utile del beneficio, oppure la negazione del diritto stesso. Un meccanismo del tutto simile dovrebbe riguardare le istanze di accesso al beneficio per i lavoratori precoci. I decreti saranno tre: uno sul funzionamento dell’Ape sociale, l’altro per i lavoratori precoci, il terzo sull’Ape volontaria.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): non si tratta di proposte da accettare a occhi chiusi; di sicuro sarà raccomandabile rimanere qualche anno a lavoro piuttosto che autoconvincersi di una proposta che con il passare del tempo potrebbe trasformarsi in un tunnel la cui luce sarà rappresentata dall’estinguersi di un vero e proprio mutuo. Il prestito pensionistico rappresenta un’autentica soluzione per non fare cattiva figura nei confronti dei grandi d’Europa, ma lascia l’amaro in bocca. Per quale motivo si dovrebbe ‘accettare’ un prestito ventennale a tassi di mercato o quasi per andare in pensione uno, due o tre anni prima? Consiglio dunque di rivolgersi presso gli sportelli del giovane sindacato, dove sarà possibile tramite i referenti Cedan, conoscere la rata della pensione con l’Ape volontaria e affrontare un’eventuale scelta con consapevolezza.
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A seguito della pubblicazione della Nota ministeriale 9936 del 10 maggio, Udir avvia ricorso al Tar Lazio per impedire la decurtazione di ulteriori 1.773 euro ai capi d’istituto già nel 2017: perché sono stati sottratti altri 13 milioni di euro al FUN per l’anno scolastico in corso e altrettanti si prevedono per il 2018, a seguito dell’esaurimento dei fondi straordinari previsti dalla legge n. 107/2015. Udir è pronta anche ad impugnare tutti i Contratti Integrativi Regionali che saranno sottoscritti. Aderisci al ricorso gratuito entro il 10 giugno.
Marcello Pacifico (Confedir-Udir): la situazione diventa addirittura paradossale se si guarda all’intera area della dirigenza pubblica che raccoglie 100mila dirigenti cui è assegnato un Fondo Unico Nazionale complessivo di 2,5 miliardi annui. A parità di tabellare tra dirigenza delle funzioni centrali e locali con la dirigenza scolastica, i primi percepiscono il doppio del FUN che dovrebbe spettare loro in base ai numeri, a discapito dell’area medica e scolastica. In pratica, 11mila dirigenti delle prime due aree prendono 517 milioni di FUN a discapito di 8 mila dirigenti scolastici che hanno avuto 150 milioni di FUN. Anche per questa ragione, sale la protesta dei presidi a fine mese.
Durante ilmese di Maggio UDIR ed EUROSOFIAhanno organizzato una serie di convegni formativi e informativi, dal titolo 'Le tre RRR della Dirigenza. Rischi, responsabilità, retribuzioni': il prossimosi terrà a Milano. Scarica lalocandinae aderisci airicorsi.Intanto, il nuovo sindacato della dirigenza mette a disposizione specifici modelli di diffida, finalizzate al recupero di una serie di 'voci' e diritti sino a oggi negati: Recuperi Erariali, Trattenuta TFR/TFS, Trattenuta ENAM, Indennità di vacanza contrattuale, RIA, FUN.
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