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Reso noto il dossier che dà uno sguardo completo sui progetti formativi promossi dall’Istituto integrati con le misure per la prevenzione e la gestione dei rischi di contagio da Covid-19. Marcello Pacifico (Udir): la Sicurezza è un argomento che pretende attenzione e azioni mirate, i nostri ragazzi e i lavoratori della scuola devono essere protetti da eventuali danni

Udir ribadisce la necessità di uno scudo penale per meglio tutelare i dirigenti scolastici, soprattutto in questo periodo d’emergenza da Coronavirus, sia in occasione dell’apertura delle scuole che nella didattica a distanza. Vengono richieste le modifiche, dunque, già presentate in Parlamento due anni fa e di recente su Sicurezza

Dal 2015 il Parlamento ha stabilito che la ricorrenza della tragedia di Rivoli diventasse il giorno nazionale della memoria delle vittime dell’edilizia scolastica e di impegno per una sempre più diffusa cultura della sicurezza tra i giovani, ma anche per valorizzare le attività e le iniziative per la prevenzione dei rischi. Quest’anno gli eventi - formativi e informativi – si sono svolti con qualche ora di ritardo, per dare alle scuole modo di partecipare, anche se a distanza: la lista delle tante iniziative in programma è presente sulla pagina dedicata del sito internet del ministero dell’Istruzione. Nel frattempo crescono le possibilità che per quasi quattro milioni di alunni e studenti l’attività didattica in presenza riprenda dopo l’Epifania: in tal caso, almeno nelle scuole superiori, si tratterebbe di un’occasione d’oro per portare avanti interventi d’urgenza e mettere in sicurezza gli edifici dai rischi.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, “assieme alla riabilitazione dei 15 mila plessi e 4 mila istituti dismessi con il dimensionamento, quella della messa in sicurezza delle scuole deve essere una priorità del Governo. Oltre la metà degli attuali edifici scolastici è stato costruito prima del 1976 e in molti casi mancano le certificazioni su agibilità, prevenzione incendi e molti altri aspetti legati alla sicurezza. È bene agire al più presto sulle situazioni di maggiore emergenza e subito dopo utilizzare i finanziamenti che si stanno approvando con la Legge di Bilancio 2021. Poi, in primavera, si potrà contare su quelli del Recovery fund: il tempo dei progetti è scaduto, ora si passi ai fatti. Nelle scuole i nostri allievi e il personale devono stare al sicuro, senza esporsi ad alcuna forma di pericolo. Come non devono esporsi a responsabilità penale i dirigenti scolastici in seguito a eventuali cedimenti, considerando che in questi giorni CittadinanzaAttiva ha calcolato che ci sono stati 50 crolli nell’ultimo anno”.

Udir pronta alla mobilitazione: presenterà modifiche in Parlamento per tutelare i presidi quali datori di lavoro, per valorizzare la loro professionalità, favorire la mobilità, aumentare gli organici ed eliminare le reggenze.

Marcello Pacifico (presidente nazionale Udir): Ci vuole un segnale forte d'attenzione da parte della politica dopo che in questi mesi migliaia di dirigenti scolastici hanno assicurato l'apertura delle scuole il più possibile in sicurezza.

Ha avuto luogo il Tavolo Tecnico Permanente del Ministero della Pubblica Istruzione a cui hanno partecipato i sindacati rappresentativi; Udir ha inviato un documento con i punti da affrontare per far ripartire l’istruzione. Marcello Pacifico (Udir): Sin dalla nostra fondazione come sindacato abbiamo sempre sottolineato le criticità del sistema scolastico e le innumerevoli responsabilità che coinvolgono personalmente il dirigente scolastico. Le nostre proposte vogliono essere d’ausilio ai dirigenti scolastici, che sono sempre in prima linea; molti di loro ci hanno chiesto di essere guidati durante questa emergenza e noi lo stiamo facendo”

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM del 3 novembre 2020, di seguito le nuove misure per il contrasto alla diffusione del Covid19  - clicca qui per scaricare il documento

Come da Dpcm, le scuole secondarie sono tenute a garantire almeno il 75% di Didattica a distanza. Se i dirigenti scolastici nei mesi scorsi si sono spesi per acquistare banchi, cercare di adeguare gli spazi e il personale al protocollo sulla sicurezza, ora, per le forti mancanze strutturali anche nei trasporti, si può chiudere l'istituto almeno fino al 23 novembre. Per Udir la scelta è sensata: “Adesso possibile disporne la chiusura se si riesce ad assicurare la didattica a distanza”

Rinviata al 15 ottobre 2020 l’udienza pubblicasull’appello avverso le sentenze del Tar Lazio di annullamento di tutta la procedura concorsuale, dopo le misure cautelari sospensive ottenute dall’avv. Galleano di Udir la scorsa estate in Consiglio di Stato. L’udienza, inizialmente prevista per il 12 marzo 2020, fu rinviata al 15 ottobre 2020 causa Covid-19