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Udir chiede a USR Sicilia d’intervenire sui cedolini impazziti di luglio-agosto dei presidi siciliani, a seguito dell’applicazione del Contratto integrativo regionale per il 2012/2016. Se ad Agrigento e Caltanissetta hanno pagato gli arretrati, a Palermo, Messina e Siracusa non danno gli aumenti né applicano le nuove tabelle; a Trapani invenzioni, nelle altre province mistero. Un DS di prima fascia perde 290 € al mese. Anche di questo si parlerà nei prossimi seminari sulle Tre R della Dirigenza con Pietro Perziani, esperto in materia. Prossimi appuntamenti a SR (28/9), ME (4/10), CL (5/10), TP (13/10), AG (17/11). Invia la scheda di adesione al seminario di Siracusa e agli altri appuntamenti formativi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  Sei nostro ospite.

Marcello Pacifico (Anief-Udir):Quello che sta accadendo nelle province di Messina, Palermo, Siracusa e Trapani è del tutto illegittimo e va immediatamente sanato: di chiunque siano le responsabilità di questo caos, la nostra organizzazione sindacale diffida l’Ufficio scolastico regionale della Sicilia a intervenire, perché sia sanato il vero e proprio sopruso subito dai Dirigenti Scolastici siciliani delle province citate. Di tutto questo l’Udir parlerà nei prossimi seminari riservati ai Dirigenti Scolastici che si terranno prossimamente in Sicilia, a partire da quello di Siracusa di giovedì prossimo.

ROMA, 22 SET - Se non ci sono le condizioni di sicurezza i presidi chiudano le scuole. Lo chiede l'Udir secondo cui, servono nuove norme sulla responsabilità degli edifici. "Le richieste di modifica della normativa vigente, presentate dalla delegazione Udir a Montecitorio, dinanzi alle commissioni riunite Cultura e Lavoro, alla presenza di esperti sulla sicurezza scolastica e dell'ex giudice di Cassazione Raffaele Guariniello, hanno aperto una breccia - rileva una nota del sindacato - su una tematica impantanata da norme strozza-presidi e conservatorismi". "Come fanno i presidi - afferma Marcello Pacifico, presidente Anief-Udir - a continuare ad aprire, senza valutare i rischi. Ogni preside che la mattina apre le scuole, tra amministrativo, civile e penale, ha 105 capi d'imputazione. Noi abbiamo presentato una proposta: aggiungere un titolo tredicesimo bis al T.U. sulla sicurezza, laddove il testo unico sulla sicurezza non si è occupato in passato del problema specifico della dirigenza scolastica. Chi è il datore di lavoro? È vero che il dirigente scolastico è il datore di lavoro sull'organizzazione, ma non ha potere di spesa, né d'intervento". (ANSA).

Le richieste di modifica della normativa vigente, presentate dalla delegazione Udir a Montecitorio, dinanzi alle commissioni riunite Cultura e Lavoro, alla presenza di esperti sulla sicurezza scolastica e dell’ex giudice di Cassazione Raffaele Guariniello, hanno aperto una breccia su una tematica impantanata da norme strozza-presidi e conservatorismi.Proprio oggi a Roma è stato reputato inagibile un istituto; così un centinaio di studenti di un istituto elementare di Roma dovranno restare a casa ‘sine die’.

Walter Rizzetto, (Fratelli d’Italia-AN), vicepresidente XI Commissione Lavoro della Camera, si è detto pronto a presentare un emendamento alla legge di stabilità che sollevi la presidenza delle scuole dalle responsabilità amministrative e penali relative alla violazione delle norme del testo unico dopo la segnalazione alle autorità competenti dei rischi a cui sono sottoposti gli edifici della scuola, rischi strutturali e ambientali: sono completamente contrario a questo modus operandi contro il dirigente scolastico, magari è un docente di lettere che non sa definire la gravità di una crepa. Serve un segnale forte: sino alla chiusura dell’istituto.

Raffaele Guariniello, ex giudice di Cassazione: C’è un problema di fondo, la disponibilità di risorse non illimitate e la difficoltà di sospendere l’attività. Per il caso dell’Aquila si è compreso questo: non avete i soldi? Allora bisognava chiudere il convitto nazionale. Oggi, in pratica, viene detto: non hai le risorse, chiudi la scuola. Allora dico, dobbiamo dire grazie a questi dirigenti scolastici.

Marcello Pacifico, presidente Anief-Udir: Come fanno i presidi a continuare ad aprire, senza valutare i rischi. Ogni preside che la mattina apre le scuole, tra amministrativo, civile e penale, ha 105 capi d’imputazione. Noi abbiamo presentato una proposta: aggiungere un titolo tredicesimo bis al T. U. sulla sicurezza, laddove il testo unico sulla sicurezza non si è occupato in passato del problema specifico della dirigenza scolastica. Chi è il datore di lavoro? È vero che il dirigente scolastico è il datore di lavoro sull’organizzazione, ma non ha potere di spesa, né d’intervento.

Scarica il video dell'Audizione svolta il 21 settembre a Montecitorio, in presenza delle commissioni riunite Cultura e Lavoro, esperti sulla sicurezza scolastica e la delegazione Udir.

Anche per approfondire queste tematiche, UDIR ed EUROSOFIA hanno organizzato un ricco calendario con 14 nuovi seminari formativi e informativi che toccheranno diverse città: si parlerà dei crescenti carichi di lavoro, delle responsabilità enormi, degli spostamenti continui per raggiungere plessi e sedi scolastiche, aggravati dalla riforma, sempre però in cambio di buste paga a dir poco esigue. Il prossimo incontro è previsto a Siracusa il 28 settembre: ecco la scheda di adesione al seminario.