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Marcello Pacifico (Udir): “È umiliante e vergognoso per i presidi subire la norma sui controlli biometrici. Non sono delinquenti, ma dirigenti dello Stato. Gli aumenti che arriveranno quest'estate sono un quinto di quelli che dovrebbero essere, perché non tengono conto di una perequazione che doveva avvenire sulla parte fissa dello stipendio da tre anni e che si realizzerà pienamente soltanto nel 2020. Mancano nel FUN i soldi della RIA dei colleghi andati in pensione negli ultimi anni. Sulla sicurezza, continuano a rispondere i capi d'istituto senza avere il potere di spesa per gli interventi. Per la valutazione non vi è alcuna nuova proposta. Ecco perché hanno deciso di astenersi da tutta Italia”.

Il titolare del Miur, Marco Bussetti, è intervenuto sulla questione dello sciopero dei dirigenti scolastici evidenziando che non si intende controllare l’orario di lavoro dei dirigenti, in quanto gli stessi non ne hanno. Secondo Marcello Pacifico queste parole testimoniano che la misura, quindi, non è davvero utile. Adottare i sistemi biometrici nella scuola non ha alcun senso: non ci stiamo e protestiamo

Il segretario organizzativo Confedir e presidente nazionale Udir, Marcello Pacifico, interviene all’incontro “Il pensionamento oggi e domani?”, organizzato da FEDER.S.P.EV e Confedir presso l'Ordine dei Medici di Palermo

Udir ha inviato alla VII Commissione del Senato gli emendamenti per modificare il ddl 1100 "Definizione del piano triennale di interventi per l’adeguamento alla normativa antincendio degli edifici adibiti ad uso scolastico" con misure integrative sull’attuazione del piano triennale di intervento e Termini di adeguamento. Marcello Pacifico (Udir): L’aspetto della sicurezza delle scuole ci sta molto a cuore, perché siamo fermamente convinti del fatto che docenti, Ata, dirigenti scolastici e studenti, prima di poter impartire un ottimo servizio e fruire di un’eccelsa istruzione, debbano, di diritto, trovarsi sempre in un luogo sicuro

In dodici anni, tagliato il 25% degli organici per via del dimensionamento scolastico che, nonostante abbia visto costante il numero degli alunni durante tutto il periodo, ha chiuso le sedi di dirigenza scolastica lasciando aperti i piccoli Comuni. Le quasi 8mila attuali sedi di presidenza, infatti, insistono soltanto in 3mila di essi. Un plesso su cinque è stato chiuso definitivamente. Sono duemila gli edifici non più riaperti per la loro insicurezza.