Come riporta la stampa nazionale, nella notte tra venerdì e sabato, le commissioni hanno dato mandato al relatore per portare il provvedimento in Aula lunedì mattina, nei tempi previsti. Viste le modifiche avvenute rispetto al testo arrivato dal Senato, il decreto dovrà poi tornare alla Camera alta per la seconda lettura entro il 29 marzo. Per Marcello Pacifico (Udir): Ci aspettiamo l'estensione delle norme sul pensionamento anticipato anche per i presidi cui consentire, comunque, la possibilità di rimanere in pensione entro 70 anni come per i magistrati come presentato nelle proposte emendative.
Il “decretone” ha avuto il via libera e sarà nuovamente in Senato per l’approvazione definitiva: tra reddito di cittadinanza, con novità circa il dimezzamento del numero originario di navigator, maggiori controlli e strette anti furbetti, e quota 100, entra l’ultimo emendamento che permette il riscatto della laurea agevolato anche agli ultra quarantacinquenni: “resta comunque il limite temporale del 1996, prima del quale non ci può esser stato versamento di contributi (quindi con il sistema retributivo). Possono cioè fruire della prevista agevolazione solo coloro che sono privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995”.
Udir ha visto presentati alcuni emendamenti, una settimana fa alla Camera, con richieste atte a consentire ai dirigenti dell’area Istruzione e Ricerca di anticipare il pensionamento e misure aventi come fine la tutela dei capi d’istituto. Infatti il giovane sindacato ha inviato delle proposte emendative alle Commissioni XI, Lavoro Pubblico e Privato, e alla XII, Affari sociali, della Camera all’AC n. 1637 ddl “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”. Il sindacato aveva già richiesto ai senatori di consentire la pensione anticipata ai dirigenti scolastici. Tra le altre proposte emendative il recupero del valore degli stipendi e la copertura per la rateizzazione dell'intera liquidazione con tassazione all'1,5%.
Per quanto riguarda l’art. 14, trattamento di pensione anticipata “Quota 100” e altre disposizioni, dopo il comma 10 si chiede di aggiungere: “11. Per il personale della dirigenza scolastica, ad ogni modo, si applicano ai fini del diritto all’accesso e alla decorrenza del trattamento pensionistico di vecchiaia o di anzianità, le disposizioni normative previgenti all’approvazione dell’articolo 24, della legge 22 dicembre 2011, n. 214 e successive modificazioni”. Si richiedeva inoltre, l’esonero dalla riforma Fornero per il personale della dirigenza scolastica, poiché il carattere peculiare della professione dirigenziale rispetto alle altre professioni della Pubblica Amministrazione per il diffuso e gravoso stress psicofisico, unito all’attuale pesante gap generazionale tra personale scolastico e discenti necessita di un’apposita finestra che permetta l’accesso e la decorrenza del trattamento pensionistico di vecchiaia o di anzianità secondo le regole previgenti la riforma cosiddetta Fornero. Per l’Anticipo del TFS, art. 23, al comma 2,” s’intende “tutelare i lavoratori e fissare un termine massimo per l’aliquota da definire nell’accordo quadro”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, afferma che “ci battiamo sempre per i diritti della categoria che rappresentiamo e abbiamo presentato delle proposte emendative atte a consentire ai dirigenti dell’area Istruzione e Ricerca di anticipare il pensionamento. Il nostro impegno è costante e ci mettiamo ancora a disposizione, affinché le nostre proposte siano recepire con maggiore forza. Speriamo che il Governo in sede di fiducia introduca alcuni degli atti da noi richiesti per i dirigenti scolastici.
Si comunica che per informazioni dettagliate è possibile rivolgersi a Cedan S.r.l.s., contattando la sede più vicina attraverso il sito internet, l’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e il contatto telefonico 091 7098356.
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- Pubblicato: 17 Marzo 2019