Udir rilancia la richiesta di un gruppo di senatori, della VII Commissione, fatta al ministro Marco Bussetti e alla ministra Giulia Bongiorno, di sapere quale sia l'effettivo stato dell'iter di rinnovo del contratto collettivo nazionale. Marcello Pacifico (Udir): Sono trascorsi 5 mesi. Siamo pronti a impugnarlo

Ricordiamo che a metà dicembre scorso tra l’Aran e le organizzazioni sindacali rappresentative dell'area dirigenziale istruzione, AFAM, università e ricerca è stata sottoscritta l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per il triennio 2016-2018; il precedente contratto collettivo è scaduto, il 31 dicembre 2009. Alla luce di tutto ciò, un gruppo di senatori della VII Commissione ha chiesto, al ministro dell’Istruzione e a quello della PA, quale sia l'effettivo stato dell'iter di rinnovo del contratto collettivo nazionale; quali siano state le ragioni per le quali, dopo oltre 4 mesi dalla sottoscrizione dell'ipotesi di rinnovo del contratto, ancora non si sia potuto procedere alla stipula definitiva e quali dovessero, malauguratamente, ancora permanere; quali passi abbiano finora compiuto i Ministri in indirizzo sia di informativa che di sollecito, tesi a rimuovere i ritardi sicuramente inusuali fin qui maturati; se non ritengano opportuno dare un'indicazione relativa a una data certa per la stipula definitiva del contratto, accompagnata dall'impegno a garantirne il rispetto.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, afferma come “5 mesi rappresentino un lasso di tempo abbastanza ampio che deve necessariamente scaturire in una data in cui procedere con la stipula definitiva del contratto. Un’ulteriore attesa non farebbe che bloccare un iter già di suo in ritardo, visto che il precedente contratto collettivo, relativo al quadriennio 2006-2009, stipulato il 15 luglio 2010, è scaduto il 31 dicembre 2009 e sono trascorsi 9 anni dall'ultimo rinnovo. Ad ogni modo, impegneremo questo contratto, perché non tiene conto dei rilievi normativi introdotti dal decreto legge semplificazioni sullo sblocco del salario accessorio per il triennio contrattuale nella voce specifica della Ria da caricare nel FUN e della completa perequazione della retribuzione di posizione di parte fissa a partire dal 2016”, ha concluso il presidente Pacifico.

 

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