Due casi a Palermo e provincia. Gli alunni protestano per le condizioni fatiscenti degli istituti in cui fanno lezione. Pacifico (Udir): “Basta attendere tragedie, lo Stato intervenga. Presentati emendamenti per tutelare le posizioni dei presidi”

 

A Palermo e provincia sotto accusa, per criticità e carenze strutturali, la sicurezza di un paio di note istituzioni scolastiche. Scendono in campo gli studenti, che hanno deciso di occupare il liceo scientifico Benedetto Croce del capoluogo e il classico Francesco Scaduto di Bagheria.

Come riporta la stampa gli studenti del Croce lamentano come i tanti problemi strutturali siano "irrisolti da almeno cinque anni a causa di uno scaricabarile tra la Curia (proprietaria dei locali) e l'ex Provincia (a cui è affidato l'immobile)", a cui gli studenti chiedono un tavolo tecnico per risolvere vari guai: "bagni senza acqua o porte, infiltrazioni a tetti e pareti, palestra sprovvista di protezioni e rivestimenti paraurti, maniglioni antipanico guasti, fili elettrici scoperti (si sono già registrati casi di prese andate in cortocircuito), assenza di riscaldamenti, area parcheggio mal recintata e in stato di incuria". Non va meglio al liceo Scaduto, dove è in corso un’iniziativa simile, cioè l’occupazione da parte degli studenti a causa “dei problemi strutturali della sede di Bagheria e Villabate". I ragazzi chiedono "risposte certe e lo sblocco dell'iter burocratico per gli interventi" alla Città Metropolitana.

 

LA POSIZIONE DI UDIR

Per Udir la sicurezza è ai primi posti dell’agenza delle emergenze della scuola italiana. Molte scuole sono prive di agibilità, vetuste. E l’intervento dello Stato deve essere puntuale e preventivo. Il giovane sindacato dei ds chiede sicurezza per tutti: studenti, insegnanti, personale Ata, con piena tutela dei dirigenti scolastici, che non vanno lasciati soli.

 

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE PACIFICO

“Come Udir – sottolinea Marcello Pacifico, presidente del sindacato – abbiamo mosso passi concreti per chiedere più sicurezza e, contemporaneamente, per tutelare le posizioni dei ds. Non intendiamo aspettare altre tragedie sul territorio nazionale. Ecco perché tra i vari emendamenti presentati al disegno di legge 1586 Bilancio di previsione dello Stato, per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022, abbiamo puntato l’attenzione sulla sicurezza scolastica. I dirigenti scolastici non possono pagare per colpe non loro. Servono i fatti, aspettiamo risposte dal Parlamento”.

Udir ha predisposto una checklist con richieste di pertinenza del DS.

 

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