Oggi moltissimi dirigenti scolastici hanno protestato in una piazza virtuale: Udir è dalla loro parta. Alla manifestazione dei dirigenti scolastici che prestano servizio in una regione differente da quella di residenza è intervenuto il suo presidente nazionale Marcello Pacifico

 

Udir dd.ss.fuoriregione

Oggi, martedì 30 marzo, 1250 dirigenti scolastici hanno deciso di manifestare in una piazza virtuale dalle ore 11 alle 16. Udir è dalla loro parte: alla manifestazione dei dirigenti scolastici che prestano servizio in una regione differente da quella di residenza è intervenuto il suo presidente nazionale, Marcello Pacifico.

Il leader di Udir ha affermato infatti in diretta telematica, poco prima di partecipare all’incontro con il ministro della pubblica amministrazione, che chiederà proprio a Renato Brunetta di modificare “la norma 165 sul blocco quinquennale per i dirigenti scolastici. L’incontro col ministro della PA aprirà la strada al rinnovo dei contratti pubblici. Ci sono dirigenti scolastici che anche da otto anni stanno aspettando di potersi trasferire. Intanto il problema è legato alla disponibilità per i trasferimenti, dovrebbe esserci una disponibilità sul 100% dei posti e non ridotti. C’è anche un discorso di tutela del diritto al lavoro come del diritto alla famiglia, a maggior ragione se si è fatto un concorso nazionale, dove a distanza di poco si sboccano posti che prima non c’erano. Non è giusto rimanere bloccati per 5 anni e non vedere la propria famiglia. La Repubblica deve rimuovere gli ostacoli a questi vincoli. In Europa si parla tanto di mobilità transfrontaliera ed è quello che dobbiamo realizzare da noi, deve avvenire anche per il personale dirigente delle scuole. L’impegno da parte di Udir c’è tutto, c’è oggi con la confederazione Confedir ai tavoli istituzionali. Bisogna rivedere insieme con la politica i meccanismi del blocco, sono inutili. Non c’è nessuna ragione di continuità didattica per i dirigenti scolastici e bisogna far consentire i trasferimenti sul 100% dei posti. Il mio augurio è che la vostra voce sia ascoltata da tutti i sindacati e dalla politica, noi ci siamo. Grazie per quello che i dirigenti scolastici hanno fatto per portare avanti la scuola in questo periodo di pandemia”.

IL PARERE DEL SINDACATO

Secondo il sindacato infatti i dirigenti scolastici fuori regione, tutti inclusi e nessuno escluso, a prescindere da quale procedura concorsuali siano stati assunti, sono vittime di una stortura amministrativa per la quale rivendicano giustizia. Il giovane sindacato sta dalla parte dei dirigenti scolastici e ricorda la sua battaglia per riconoscere ai presidi il diritto di ricongiungersi alla propria famiglia, come hanno anche saputo dimostrare i legali Udir, attraverso il riconoscimento del fatto che i vincoli sui trasferimenti devono rispettare i diritti legati alla disabilita. Inoltre il sindacato ha anche fatto presentare diversi emendamenti, attraverso i quali è stata richiesta una mobilità straordinaria, ma anche un'azione per il riconoscimento dei trasferimenti interregionali sul 100% dei posti vacanti e disponibili.

Dopo un triennio di permanenza nella scuola dove sono stati assunti, ai trasferimenti interregionali viene riservato soltanto il 30% dei posti che si riducono a pochi, con le riserve per i presidi che hanno particolari esigenze. E questo non riguarda soltanto i dirigenti scolastici dell'ultimo concorso, ma anche chi il vincolo imposto per la richiesta di mobilità lo ha superato ma non riesce a ricongiungersi alla propria famiglia come a esempio i dirigenti campani.

 

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