Il sindacato Udir, che tutela i dirigenti scolastici, a pochi giorni dall’ultima campanella del corrente anno scolastico tira le somme: “la scuola sta per finire e tra qualche mese dovremo fare i conti con un altro anno scolastico. Il problema è che i problemi rimangono, bisognerebbe risolverli una volta per tutte”.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, ha sottolineato ancora una volta come “anche i dirigenti scolastici hanno dubbi sulla riforma del reclutamento e formazione di docenti, pensata e tradotta nel Decreto Legge n. 36/2022 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 del 30 aprile 2022, che non fa altro che riscrivere in parte il Decreto Legislativo 59/2017; lo abbiamo ribadito in audizione presso le Commissioni I e VII riunite in Senato. Non introduce elementi innovativi veri, lascia lì dov’è la supplentite, non si preserva l’esperienza che questi docenti hanno fatto dentro le nostre aule, anche per decenni. Per non parlare del fatto che il ministero dell’istruzione ha comunicato come non ci sarà nessun aumento delle sedi scolastiche, continuando dunque a non tenere conto di quanto previsto dalla Legge 178/2020 e modificato dalla Legge 234/2021, che garantirebbe con i nuovi parametri a questo punto triennali la disponibilità di oltre 400 sedi normo dimensionate che purtroppo andranno nuovamente in reggenza”.

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