Tra qualche settimana si ritornerà a scuola e tra le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca Marco Bussetti, in un’intervista a Il Giornale, e una diffusa confusione circa il reale stato del sistema scolastico si cerca di tirare le somme. Purtroppo, in questo gioco dei pro et contra sono molti gli elementi che ricadono nella seconda colonna. Per quanto riguarda il mondo della dirigenza scolastica c’è un argomento scottante, più volte rilanciato da Udir, il sindacato che tutela i DS, ed è quello della sicurezza. In un momento particolarmente sensibile per l’integrità dei cittadini, non basta più ascolatre parole del calibro “stiamo intervenendo”, “faremo presto”, “sistemeremo, è certo”. Adesso è l’ora di vedere i fatti.
Marcello Pacifico (presidente Udir): L’unico a non aver mai smesso di sottolineare la gravità della situazione degli edifici scolastici, che ha chiesto interventi sul D.lgs 81/08, che ha denunciato e organizzato corsi e seminari in cui è emersa la gravissima situazione del patrimonio edilizio scolastico è stato il nostro sindacato. Per noi è davvero giunta l’ora di finirla con dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano e sfociano in dichiarazioni che alla fine non portano a nulla: occorre predisporre interventi seri ed efficaci e stanziamenti adeguati e necessari alla sicurezza degli edifici e delle persone che li abitano, in primis. Bisogna intervenire quando si è al corrente dei rischi: il bene dei nostri ragazzi non può essere messo dopo, in una lista immaginaria, la mancanza di fondi delle provincie o dei comuni: occorre capire quali priorità vanno seguite. L’incolumità degli studenti è la priorità non solo per tutte le famiglie, ma pure per tutto il paese. È ora che la politica si faccia seriamente carico di questa responsabilità che non è certo scaricabile sul personale scolastico o più indirettamente sui cittadini. Chi ha posti di governo eserciti il suo dovere ed intervenga con tempestività. Udir continuerà la sua battaglia finché le scuole non saranno messe almeno in sicurezza.
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L’1 settembre una scuola su quattro non avrà un dirigente, con casi traumatici in Sardegna e nel Friuli dove sarà in servizio soltanto il 60% dei dirigenti scolastici. ‘La soluzione deve essere tempestiva’ grida a gran voce Udir: bisogna semplificare le procedure di selezione e formazione del nuovo concorso in atto e, inoltre, è necessario riaprire una procedura riservata ai ricorrenti del 2011, per evitare l’annullamento del corso riservato svoltosi nel 2015, quando si pronuncerà la Consulta in autunno sulla Buona Scuola. Ogni sede di dirigenza, infatti, già gestisce tre-cinque plessi, spesso dislocati anche in comuni diversi, per non parlare poi delle reggenze che, per neanche 3 mila euro annui lordi in più per DS, decretano la gestione di altri istituti a diversi chilometri di distanza, con rischi quotidiani legati alla sicurezza, alla normale gestione dell’attività didattica e dell’offerta formativa.
Marcello Pacifico (presidente Udir): Non è accettabile che i tempi della burocrazia o della giustizia dettino quelli dei servizi dello Stato, soprattutto se questi sono servizi essenziali” dichiara Marcello Pacifico presidente nazionale Udir. Noi abbiamo più volte proposto soluzioni a costo zero per ovviare almeno temporaneamente a questi disservizi annunciati e comunque già avvenuti anche nel passato. Non sono ammessi sconti: pretendiamo che chi ha fatto, in campagna elettorale, dichiarazioni bandiera sulla necessità di intervenire pretenda ora provvedimenti e mantenga quelle promesse. Noi come sindacato di categoria ci siamo messi e ci mettiamo a disposizione, purché la risoluzione sia avviata da subito. Ci stanno a cuore i lavoratori della scuola e i discenti: ricordiamoci che tra pochi giorni la scuola accenderà il suo motore e che è nell’interesse di tutti iniziare nel segno del buon funzionamento.
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Parte la campagna di formazione su “I miei primi 30 giorni da Dirigente Scolastico”. Previsto un incontro residenziale riservato agli iscritti prima del 1 settembre 2018 relativo alle attività da porre in essere il primo giorno di servizio e 13 incontri webinar con un team di formatori specializzato composto da DS in servizio e quiescenza, DSGA, ex provveditori e funzionari dell’amministrazione. Invia la scheda di partecipazione entro giorno 25 a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il mestiere del dirigente scolastico è mirabile ma, allo stesso tempo, certamente complesso e impegnativo; oggi più che mai è fondamentale che il nuovo DS sia preparato alla realtà della scuola da un'altra prospettiva, visto che spesso l’ha vissuta come vicepreside o professore.
Marcello Pacifico: Se qualcuno pensa che aver superato questo concorso sia sufficiente per dirigere ottimamente una scuola allora si illude. In qualità di Presidente di Udir ho chiesto ad Eurosofia di attivare immediatamente corsi qualificanti per l’immissione in servizio dei dirigenti che usciranno da questo concorso: il taglio sarà dinamico, con una particolare attenzione all’operatività concreta e ai casi reali, oltre all’analisi di situazioni effettive. Non pensiamo certo a corsi teorici che i candidati al ruolo hanno già ampiamente seguito per la preparazione. Il nostro intento è formare i nuovi dirigenti alle criticità della scuola fin da subito, in modo da evitare errori iniziali che potrebbero compromettere la loro carriera. Ancora una volta Udir si pone a disposizione della categoria cercando di prevenire i disagi e fornire tutti gli strumenti per una corretta gestione della scuola.
Programma degli incontri webinar “I miei primi 30 giorni”
Il mio primo giorno da dirigente
Le dimensioni della progettualità scolastica e i relativi atti di indirizzo (PTOF, PdM, PAI, Piano di formazione)
L’attività contrattuale
L’accesso agli atti e trasparenza
La gestione del contenzioso
La gestione del personale
Strumenti e procedure di valorizzazione del personale
La gestione amministrativo – contabile
Compiti degli Organi impegnati nella gestione
Le procedure anticorruzione
La gestione della sicurezza
Responsabilità del Dirigente Scolastico
Le modalità di gestione dell’organico dell’autonomia e di potenziamento
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Il Burnout è una realtà, specialmente nella professione dell’insegnante: i perché sono moltissimi e spesso la gravità è anche legata alle capacità personali di resistere al quotidiano, utilizzando strumenti razionali ed emotivi per gestire lo stress che l’attività lavorativa comporta. Da cosa nasce il Burnout? Principalmente da un senso di inadeguatezza alle mansioni che vengono svolte, soprattutto quando le aspettative di risultato sono alte e in modo particolare quando le attività sono legate a temi importanti, quali la salute pubblica e la gestione della crescita dei giovani.
Marcello Pacifico (presidente Udir): Spesso argomenti serissimi come Burnout e Resilienza degli insegnanti vengano minimizzati, ma purtroppo, dietro a questa superficialità, si cela una scarsa conoscenza dei fenomeni nell’ambiente scolastico. Per poter invece porre un rimedio al problema è necessario analizzare le cause, i sintomi e possedere i mezzi per poterli combattere fin da subito, non solo per il singolo individuo, ma per tutta la comunità scolastica. Sottovalutare il Burnout può essere davvero molto pericoloso: proprio per questo Udir, in collaborazione con Eurosofia, ha progettato una serie di importanti seminari che saranno avviati con l’inizio del nuovo anno scolastico, per permettere a tutti di apprendere le nozioni necessarie. Hanno altresì predisposto una sequela di convegni e seminari sia sul nuovo Ccnl che sui temi della sicurezza: anche questi convegni partiranno da settembre 2018.
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