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(ANSA) - ROMA, 11 NOV - Il sindacato Udir ritiene "inconcepibile che ancora oggi non sia stato attuato un serio piano nazionale di verifica, controllo e monitoraggio sugli edifici del nostro patrimonio scolastico. Il crollo del tetto avvenuto al Liceo Boggio Lera di Catania è l'ennesima prova provata di disastro sfiorato", afferma Dario Tumminelli, dirigente scolastico Udir. "Bisogna intervenire urgentemente, prima che si riscontri la tragedia umana; è impensabile che ancora oggi non siano state eseguite le adeguate verifiche agli edifici scolastici", commenta Marcello Pacifico, presidente del sindacato. "Le famiglie - continua il leader dell'Udir - ogni giorno affidano alle istituzioni scolastiche ciò che hanno di più caro, i propri figli, i nostri cittadini del domani, il nostro futuro ed è inconcepibile ancora oggi assistere all'ennesimo crollo inaspettato. Sono attimi di paura, momenti indelebili impressi nella memoria dei nostri ragazzi e sul personale scolastico. Urge un piano nazionale di monitoraggio e controllo sugli edifici scolastici. Bisogna intervenire velocemente iniziando con una profonda riflessione, rilanciando il nostro patrimonio", conclude Pacifico. (ANSA)

La stampa nazionale riporta che in queste ore in un edificio di Catania è stata sfiorata la tragedia: le lezioni del liceo statale "Enrico Boggio Lera”, che ospita uno scientifico e un linguistico e conta circa 1.500 studenti, le lezioni sono state bloccate e gli studenti evacuati “dopo il crollo di parte del tetto dell’edificio, probabilmente a causa delle infiltrazioni di acqua piovana dopo i nubifragi delle scorse ore. A crollare è stato il tetto di un corridoio dell’ultimo piano dell’antico edificio dove si è letteralmente aperto un buco nel soffitto ma fortunatamente non si registrano feriti ma solo danni. Come si vede da alcune foto scattate sul posto, nel punto in cui si è aperto l’evidente squarcio, una grossa quantità di calcinacci e tegole è crollata a terra ricoprendo il pavimento ma fortunatamente al momento del crollo la scuola era chiusa”

 

Confermate anche per il 2022 le 400 scuole normodimensionate e incrementato il Fun di altri 20 milioni di euro. Via libera ai contratti integrativi per lo scorso triennio. Udir chiede un cambio di rotta per aumentare sedi di presidenza e ripristinare il taglio del salario accessorio operato negli ultimi dieci anni.

Alla luce dell’incontro odierno, 8 novembre 2021, tra Ministero Istruzione rapprentato dal direttore del dipartimento dott. Antimo Ponticello ed il dott. Paolo Sciascia e i sindacati rappresentativi, l’UDIR in difesa dei propri associati Dirigenti Scolastici prende le distanze dalle Linee Guida Ministeriali presentate per favorire l’istituzione in tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, nell’ambito della loro autonomia amministrativa e organizzativa, della figura del mobility manager scolastico ai sensi dell’art. 5, comma 6, della legge 28 dicembre 2015, n. 221, in quanto mancano come evidenziato dal consulente nazionale ing. Saccone e dal presidente di udir prof Marcello Pacifico: i criteri di individuazione della figura a scuola; le competence legate ad un processo formativo specializzante; l’impegno orario oltre il servizio; la nomina a cura del Dirigente Scolastico.

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Sulla gestione delle scuole in tempo di Covid, c’è un importante emendamento presentato da Udir per superare il carico di responsabilità e l’ennesima incombenza piovuta sui dirigenti scolastici con l’adozione dell’Atto 50079 del 03/1172021, approvato in modo unilaterale dai ministeri della Salute e dell’Istruzione per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione in ambito scolastico: c’è una forte necessità di “mettere regole chiare di tutela di chi dirige le nostre scuole e del personale che fa didattica in presenza”, ha detto oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, durante un’intervista alla rivista specializzata Orizzonte Scuola.

Ancora una volta assistiamo alla sottoscrizione di protocolli non condivisi. Udir: “Siamo molto critici sulla scelta dell’Amministrazione. Non è possibile nascondere le carenze di altri soggetti scaricando l’ennesima incombenza sui Dirigenti, ricordiamo che le scuole non sono laboratori di analisi o ospedali!”