"Alla fine il governo ha fatto la cosa più logica: dinanzi alla prospettiva di estensione eccessiva del contagio da coronavirus, per evitare il pericolo concreto che si allarghi a macchia d'olio, viene deciso di chiudere le scuole per almeno dieci giorni". Lo sottolinea Anief-Udir sottolineando che trova spazio, dunque, la richiesta dello stesso sindacato, "formulata nei giorni scorsi con una lettera ufficiale ed inviata ai titolari del governo, dei ministeri dell'Istruzione e dell'Università, con la quale si chiedeva di sospendere ai fini precauzionali, tutte le attività presso le istituzioni scolastiche, gli atenei, enti di ricerca, conservatori e accademie per almeno due settimane', senza precludere la validità dell'anno scolastico"
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Marcello Pacifico, presidente del giovane sindacato dei dd.ss. fa sentire la propria voce: “Bisogna scongiurare qualsiasi rischio anche per i presidi”
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Pacifico (presidente Udir e Anief): lo abbiamo chiesto da tempo, sarebbe opportuno iniziare con una settimana di sospensione e poi valutare se estenderla fino alle vacanze pasquali. Siamo disponibili a partecipare a un incontro urgente per affrontare questo serio problema
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Dopo la pubblicazione del DPCM 01 marzo 2020 contenente le nuove disposizioni in merito a nuove misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-2019 abbiamo ritenuto necessario provvedere ad alcuni aggiornamenti.
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Le prime disposizioni che il sindacato intende affidare ai propri dirigenti scolasti sono quelle di non creare panico per procurato allarme, nonché mantenere la calma e informare ai sensi dell’art. 36 del D.Lgs 81/08 i propri lavoratori, docenti e personale Ata, oltre a famiglie e alunni. Vediamo nel dettaglio le indicazioni
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