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Nel pomeriggio, tavolo tecnico di confronto in materia di Smart Working nel lavoro pubblico, a seguito dell’emergenza Covid-19, al ministero per la pubblica amministrazione, titolare Fabiana Dadone. Per Marcello Pacifico, segretario organizzativo, bisogna subito riaprire i tavoli per la contrattazione, ridefinire organici, luoghi di erogazioni del servizio per tutelare la salute e i diritti dei lavoratori, siano essi dirigenti che dipendenti, e degli utenti. No didattica a distanza h24, bisogna regolare con norme pattizie la materia

 

Proroga al 30 Giugno 2020 apertura del servizio "Cartella Ds in anno di formazione e prova"

L’emendamento al Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 22, proposto dal sindacato dei presidi UDIR si pone l’obiettivo di sbloccare la grave situazione di disagio cui sono soggetti numerosi dirigenti scolastici nominati fuori regione e di evitare l’ulteriore stallo della mobilità interregionale dei vincitori del concorso 2017, nonché i dirigenti scolastici in ruolo da anni assegnati fuori della propria regione, al fine di facilitarne il rientro a fronte di nuovi posti resi vacanti

Marcello Pacifico (presidente nazionale Udir): “Chiediamo alla politica di farsi carico del disagio dei tanti dd.ss. assunti fuori dalla loro regione e che vivono difficoltà esistenziali ed economiche derivanti dalla loro attuale condizione, con l’aggravante di non avere alcuna prospettiva di un rientro a casa in tempi ragionevoli. Le norme sulla mobilità sono necessarie rispetto al contratto firmato dalle sigle sindacali, perché rispondono a una esigenza straordinaria che ha visto limitata la libertà personale e l’assunzione su graduatoria nazionale di migliaia di nuovi presidi, spesso lontani da casa e limitati negli spostamenti a causa del Covid-19”

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Il dirigente scolastico Vito Lo Scrudato, presidente regionale della Sicilia, ha illustrato le dieci proposte di modifica che consentirebbero in deroga al blocco triennale e sul 30% dei posti disposto dalle norme contrattuali vigenti il trasferimento dei presidi immobilizzati e neo-assunti su tutto l’organico di diritto vacante. Richiesta anche la conferma dei dd.ss. all’estero. Valutazione, Esami finali, Rimborsi viaggi di istruzioni, calendario tra gli argomenti affrontati. Scarica gli emendamenti.

Per Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, “è arrivato il momento per la politica di ascoltare quei dirigenti scolastici che sono in trincea e sanno quello che sta avvenendo in ogni scuola, ai tempi della didattica a distanza e del lavoro agile. Le norme sulla mobilità sono necessarie rispetto al contratto firmato dalle sigle sindacali, perché rispondono a una esigenza straordinaria che ha visto limitata la libertà personale e l’assunzione su graduatoria nazionale di migliaia di nuovi presidi, spesso lontani da casa e limitari dagli spostamenti a causa del Covid-19”.

 

Per discutere l'esame del Provvedimento. Alle 11.30, in diretta streaming, convocate a distanza, aprono le organizzazioni sindacali rappresentative del comparto, tra cui Anief che ha predisposto 30 proposte di modifica. Seguono altri sindacati tra cui Udir, che a sua volta chiede che siano approvati dieci emendamenti. Saranno ascoltati anche alcuni gruppi e associazioni del precariato.

Udir domani sarà presente all'audizione che si terrà in Senato, dopo aver presentato alla VII commissione dieci proposte di modifica del decreto legge. Tra le proposte: Autonomia scolastica e valorizzazione delle attività didattiche, Criteri di valutazione degli apprendimenti e ammissione alla classe successiva, Valutazione finale degli alunni in seno agli organi collegiali, Esami di Stato conclusivo del secondo ciclo d’istruzione, Attribuzione del punteggio dell’Esame di Stato, Formazione delle classi con 20 alunni per distanziamento sociale e tutela salute degli studenti, 18 nelle zone rosse, Svolgimento della didattica a distanza, Rimborsi dei viaggi d’istruzione. Vai al testo degli emendamenti

Marcello Pacifico (presidente nazionale Udir): Sono misure atte a rendere più fluido il lavoro per tutti, vista la particolare situazione emergenziale. Abbiamo pensato, tra l’altro, alla prosecuzione della didattica a distanza, che sta impegnando i nostri docenti, ma anche agli aspetti legati alle famiglie che, per esempio, hanno sostenuto già delle spese per i viaggi d’istruzione che non si faranno, attraverso dunque i rimborsi delle cifre già impegnate. Tutte le norme guardano alla tutela dell’operato di chi è a capo delle nostre strutture scolastiche

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