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Eurosofia, soggetto qualificato dal Miur per la formazione del personale della Scuola ai sensi della direttiva n. 170/2016, insieme con Udir e con la società Servizi & Supporti organizzano un percorso formativo della durata di 30 ore, presente sul sito del MePA (Mercato elettronico della Pubblica amministrazione) con codice EUSFSSPRVCY.

Il Miur, con nota n. 24534 del 22 agosto 2018, aveva chiesto agli Snodi Formativi Territoriali conferma della disponibilità ad organizzare un’attività di formazione in materia di protezione dei dati personali. Il Ministero ha pubblicato un’ulteriore nota con la quale ha trasmesso il Programma dei corsi formativi, concordato con il Responsabile della protezione dati del MIUR e l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali: si comunicava che i corsi sarebbero partiti entro dicembre. Successivamente, con nota del 19 settembre 2018, indirizzata agli Snodi Formativi Territoriali, il dicastero di viale Trastevere ha inviato il programma dei corsi formativi in materia di privacy, concordato con il Responsabile della protezione dati del Miur e l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali. Ai sensi della Nota del 22 agosto 2018, infatti, le attività formative sulla privacy - secondo quanto previsto dal Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (Regolamento UE/2016/679) - potranno essere svolte dagli Snodi Formativi Territoriali, individuati con l’Avviso “Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE).

 

 

Inutile affrontare il tema delle sanzioni disciplinari senza certezze sulle risorse destinate alla perequazione interna ed esterna e al recupero dell’inflazione.Nonostante le promesse, non si sente più parlare di perequazione interna tra gli ex presidi assunti prima del 2001 e i dirigenti scolastici assunti dopo, di quei 5 mila euro che non ci sono nelle buste paga dei neo-assunti, di cui si aspetta la decisione della Cassazione su un ricorso patrocinato proprio dal giovane sindacato che invita inoltre gli interessati a richiedere la diffida specifica a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Non c’è più traccia nemmeno dell'assegnazione al FUN della RIA di quei presidi cessati dal servizio dal 2014. Il presidente nazionale Udir, Marcello Pacifico, in un’intervista incentrata sul contratto DS, si è proprio soffermato sulle lotte portate avanti dal sindacato e che spera non vengano vanificate da una firma che non tutela i DS.

 

 

Udir, giovane sindacato a fianco dei dirigenti scolastici, ha più volte lanciato appelli sulla sicurezza, affinché gli istituti scolastici e quanti trascorrono gran parte della giornata al loro interno, docenti, Ata, DS e studenti, siano tutelati a dovere.  Una parte consistente del problema è legata al fatto che la metà delle scuole italiane ha quasi 50 anni, essendo stata realizzata prima del 1971. Udir ha deciso di dar voce a un DS che, attraverso una lettera accorata, racconta la sua esperienza diretta e amarezza. Il giovane sindacato, con l’intento di formare e informare, ha programmato una serie di giornate di studio che toccheranno tutte le regioni d’Italia. Prossimo incontro a Firenze, il 10 ottobre.

 

 

A quanto pare, a breve vi sarà il via libera della Camera alla proposta di legge che consente l'installazione di telecamere a circuito chiuso negli asili e nelle strutture socio assistenziali per anziani pubblici e privati, al fine di contrastare gli abusi sulle persone più indifese della società. Come riporta Il Messaggero, il Garante della Privacy ha dato il suo ok, ma va migliorata: infatti Antonello Soro afferma che “il testo proposto presenta indubbi miglioramenti rispetto a quelli originariamente presentati nella scorsa legislatura”. Il Garante è stato dunque ascoltato nelle commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavoro pubblico e privato della Camera sulla proposta di legge sulle misure per prevenire e contrastare maltrattamenti o abusi in asili, scuole e strutture per anziani e disabili. Nel particolare, “l'installazione delle telecamere da obbligatoria è stata resa facoltativa, subordinata al consenso degli ospiti nel caso delle strutture socio-sanitarie o socio-assistenziali; sono stati previsti la cifratura dei dati raccolti e il divieto di accesso agli stessi, superabile solo dagli organi inquirenti in sede di indagine; è stato aggiunto un riferimento alle sanzioni applicabili in caso di violazione delle prescrizioni a tutela della sicurezza dei dati”.

 

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